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Il gatto
E poi certe credenze portano pure a questo
Roma, 10 lug. (Adnkronos Salute) - Farmaci ad alto costo a base di eritropoietina sottratti al Ssn e rimessi sul mercato clandestinamente a Napoli. Medicinali che sarebbero stati destinati, a quanto apprende l'Adnkronos Salute, a pazienti appartenenti al movimento religioso dei Testimoni di Geova. E' quanto scoperto dai carabinieri del Nas di Napoli che hanno posto agli arresti domicialiari quattro persone. Tra questi anche un infermiere dipendente dell'Istituto Ricovero e Cura a Carattere Scientifico 'Fondazione G. Pascale' di Napoli. L'accusa e' di associazione per delinquere finalizzata alla ricettazione di specialita' medicinali. A quanto appreso i medicinali, il cui costo per le casse pubbliche puo' arrivare anche a 2000 euro a fiala, venivano rivenduti a cifre irrisorie: 40-70 euro a fiala. Pochi euro dunque, ma un danno pesante per il Servizio sanitario nazionale.
Le indagini, dirette dal Sostituto Procuratore Henry J. Woodocock e coordinate dal Procuratore Aggiunto Francesco Greco della Procura della Repubblica di Napoli, hanno consentito di accertare che gli arrestati e gli indagati ricettavano farmaci ad alto costo a base di eritropoietina (ormone, utilizzato anche come dopante, che stimola la produzione di globuli rossi), provento di furti perpetrati in strutture sanitarie pubbliche. I medicinali venivano quindi distribuiti nelle provincie di Napoli, Caserta e Salerno (e, in misura minore, anche in altre regioni) a soggetti appartenenti a un determinato movimento religioso, che, affetti da anemia o carenza di emoglobina in conseguenza di interventi chirurgici, non vogliono far ricorso a trasfusioni di sangue e ai quali non possono essere prescritti questi farmaci, in base alla indicazioni degli stessi medicinali.
I farmaci sottratti al Servizio sanitario nazionale venivano forniti ai 'pazienti' direttamente dagli arrestati, spiegano i Nas, senza alcuna diagnosi ne' piano terapeutico, tanto che la posologia e le modalita' di assunzione venivano dettate dall'infermiere arrestato o da medici compiacenti.
Una prassi pericolosa, visto che per prescrivere questi medicinali e' necessaria una procedura complessa. Questi farmaci possono infatti essere dispensati solo dopo la diagnosi di uno specialista. Senza questo passaggio, il medico di famiglia non puo' prescriverli. Assumere eritropoietina senza seguire una corretta indicazione puo' infatti essere molto pericoloso per la salute: puo' portare anche a trombosi ed emolisi.
L'indagine vede indagate altre 20 persone, tra cui tre medici e vari dipendenti di strutture sanitarie pubbliche e private, nonche' alcuni destinatari dei farmaci e loro famigliari. Fra le persone coinvolte a questo livello nell'operazione, nessuna sarebbe accusata del furto dei medicinali in questione.