Se gli esseri umani sono incasinati, si spera ce dio non lo sia e che illumini a dovere i cervellini degli scrittori, così da non incasinare la stesura della narrazione e delle norme da seguire.
Le confessioni creano anche queste disturbo poichè non c'è univocità . Il senso alla bibbia non lo dovrebbe fare la fede ma il contenuto coerente, reale, giusto e morale e dovrebbe valere per tutti, credenti e non. Il riconoscere un testo coerente, uniforme, con attinenze alla realtà e con una giustizia equa non ha a che fare con la fede. La fede è altro, giusto se vuoi credere o senti che c'è un essere superiore e una vita oltre questa. Ma anche qui emozioni, speranze, e proiezioni potrebbero creare questa illusione di un dio e che vien chiamata fede.
Il fatto di armonizzarsi, se da un lato ci fa piacere per cambi di vedute e ammorbidimento su vari temi, dall'altro crea ancora confusione. Se la morale di dio è di un certo tipo e son tanti secoli che vien detto che quello è bene e quell'altro male, il cambio non può che far pensare a imperfezione e fallacia di dio e della chiesa, visto che tutto quello che deriva da dio, e di conseguenza anche dalla chiesa, è infallibile e perfetto.
Se cambi la frittata, se prima un gay o un divorziato son peggio della peste e ora no, come si fa? Chi sbaglia e chi no? Chi sta all'inferno ed in paradiso?