Originariamente Scritto da
axeUgene
appunto, capiamo:
a) al sistema commerciale renderebbe più curare un malato che prevenirne 100;
b) qui si tratta di decine di milioni di persone dotate di cultura scientifica e in grado di confutare il metodo di valutazione della ricerca;
potresti corrompere qualche ricercatore, ma non inibire un parere critico diffuso che emerga da quella massa qualificata, ubicata ovunque;
quanti immunologi, tra operativi e teorici, ci saranno nel mondo ? poniamo, 20mila, 10mila, sulle decine di milioni di titolati in materia bio-sanitaria ?
beh, andiamo a vedere l'opinione di quelli, e rapportiamola a quella del sovra-insieme bio-sanitario;
la funzione di cane da guardia dell'opinione qualificata porrebbe dubbi in caso di marcata divergenza, quale ne sia il segno; mentre un valore simile dovrebbe rafforzare la validità del parere specialistico;
non è che può bastare il sospetto generico di una valutazione "impura", inquinata da fattori commerciali, per fornire un'argomentazione; staremmo freschi...
va formulata un'ipotesi e vagliata secondo un protocollo, come sempre.