a me verrebbe da fare una considerazione. da quanto ho avuto modo di capire andando un po' in giro con l'automobile, mi risulta che i neri che vengono in Italia siano innanzitutto molto religiosi, ma di una religiosità che non corrisponde al nostro modo un pochino o forse eccessivamente proiettato verso il prossimo come identità individuale da redimere condannare o santificare. no, la loro religiosità, che per la maggioranza di essi è l'islam, è fatta di norme fortemente morali, e assai pratiche. credo sia nel carattere di questi popoli e ovviamente del profeta, che era oltre che per l'appunto, un profeta, anche un legislatore, un atteggiamento di accettazione e di condivisione della realtà sociale come essa si presenta e senza tentare di modificarla nella sostanza, ma esigendo che le loro regole morali vengano ad essere suscettibili di essere accettate e rispettate dagli altri. uno come me, tanto per dire, non gradirebbe molto, credo, che gli venissero mozzate le mani se per caso dimentica di pagare una foglia di basilico dal fruttivendolo. dice, ma si, tanto te ne riattaccano due altre e sei uguale a prima, ma intanto ripensi a quella dimenticanza.
ecco una regola che nessun musulmano si sognerebbe mai di applicare a un italiano.
consentitemi un' ultima provocazione: io credo che se in Germania i cinesi non andrebbero mai, perché allora probabilmente i loro cadaveri uscirebbero allo scoperto, gli islamici invece ci vanno e come e sono bene accetti da una nazione certo sentimentalmente violenta ma in cui chi ha un forte senso morale non è mai mal visto.