ecco, qui mostri esattamente l'assenza di metodo, che ti porta a confondere piani diversi, partendo per la tangente ed andando fuori tema;
il metodo, se vuoi ragionare di teologia con qualcun altro, sono proprio gli strumenti logici convenzionali, nel senso di uguali tra te e gli altri, come la matematica, la logica, i principi aristotelici, ecc...
non ci può essere un "tuo metodo", che al più può spiegarci perché preferisci la pizza margherita alla marinara, ma non perché dovrebbe essere pregiata una filosofia morale o una teologia;
non ho capito nulla, se non che stai parlando di qualcosa che riguarda solo ed esclusivamente te, come tuo gusto personale; cosa che si applica ai gusti, che sono relativi; non alle religioni, le quali postulano valori assoluti;Quando parlo del metodo ovviamente mi riferisco al mio metodo, e che riguarda l'attuazione o meno dei miei pensieri quando quest'ultimi sottendono una susseguente azione o almeno una presa di posizione. Anche la riflessione è necessaria sia per decidere se intraprendere un atto e sia per trarre le conclusioni a posteriori.
Ma tutto questo mio sforzo teso al mio miglioramento sarebbe a mio avviso inutile se non sostenuto da un buona idea di Dio che rappresenta sicuramente la "bilancia" per pesare il mio agire, agire che nel mio mondo è la conseguenza del pensare: agire bene pensare bene, agire male pensare male. Tutto questo non può funzionare se non si è onesti con sé stessi, il che presupporrebbe il fatto di conoscersi bene.
a meno che tu non mi dica che per te Gesù è importante, ma in effetti solo quanto la mozzarella sulla pizza.