Citazione Originariamente Scritto da Arcobaleno Visualizza Messaggio
Stiamo parlando di un credente che cerca di obbedire - totalmente non ci riesce nessuno - per timore di Dio. Ben venga. Non sarà condannato per questo. Il timore di Dio è apprezzato.
beh, puoi crederlo, ma il tipo umano che si costruisce in questo modo non è certo quello del cristiano, dell'ama il prossimo tuo come te stesso, che è il principio morale più forte di tutto il Vangelo, quello in base al quale vanno interpretati tutti gli altri punti, sotto il profilo del sistema morale; per esempio, l'indissolubilità del matrimonio, ha un senso rispetto all'istituto del ripudio del soggetto debole; ma difficilmente può essere letto correttamente in modo tale da configurare una visione afflittiva che vincola l'infelice, o addirittura due infelici, perché il principio di amore è la norma gerarchicamente fondamentale del sistema;

Certo, se qualcuno riuscisse a obbedire soltanto per amore, sarebbe ancora meglio.
"obbedire" e "amare", nonostante quello che può sembrare, sono incompatibili, perché l'obbedienza scaturisce da una situazione di soggezione, di potere che presuppone, appunto castighi, ritorsioni in caso di inadempienza, cioè una riduzione sella libertà;

altrimenti, per amore, sarebbe una spontanea adesione, una scelta, che non configura certo l'obbedienza, ma l'accordo, la fiducia, i piena libertà e senza conseguenze negative;
l'amore presuppone gratuità; se tu vuoi un tipo umano che ama il suo prossimo come sé stesso, lo devi per forza liberare da qualsiasi minaccia di castigo, ma anche di opportunismo del premio;

Ma stiamo subendo il male e questo Dio lo sa: questo raffedda gli entusiasmi.
il male è proprio dovuto alla paura, al timore, alla minaccia; dove c'è autoritarismo, nelle dittature o nei contesti mafiosi, le persone diventano meschine, pusillanimi, perse nel proprio privato, incapaci di dire il giusto, propense alla calunnia.