Ahahahahahahahahaha rassegnamoci https://www.google.it/search?q=vigne...M0S8hC_I1RU1M:
amate i vostri nemici
chi ha pagato, in effetti ?
quando lo stato per decenni ha tollerato l'evasione, i falsi invalidi, assunto gente che non serviva, sussidiato settori e industrie che non sarebbero sopravvissute al mercato, garantendo poi pensioni retributive a tutta questa gente, e lo ha fatto per mezzo del debito accumulato, ha condannato noi, ora, a pagare, in termini di minori servizi e tasse più alte;
non ho nulla contro quegli anziani incolpevoli, poveretti; ma, almeno i fatti andrebbero raccontati per quello che sono, come verificabile.
c'� del lardo in Garfagnana
più che altro mi sta sulle palle rimetterci io per gli errori altrui.
E mi riferisco a chi non ha cambiato i sistemi prima e ha lasciato che gente che poteva ancora lavorare, andasse in pensione e così ricevesse molto più di quanto aveva versato, magari facendo pure un altro lavoro in nero, perchè ancora in grado di lavorare.
Faccio un esempio di ingiustizia incolpevole: mio padre è andato in pensione con più di 35 anni di contributi e ci ha pure rimesso un sacco di ferie arretrate che non gli sono neanche state pagate e non aveva mai fatto. Non ha fatto un secondo lavoro, però ad oggi già ha ricevuto più di quello che ha versato. Lui nemmeno ci voleva andare in pensione, ma vedendo che le leggi venivano sempre più cambiate in senso peggiorativo, appena ha potuto, ci è andato.
Su, un reddito figurativo per mettere una qualche tassa che aiuti a quadrare un bilancio che non quadra.
Non diversa dalla tassa sull'ombra, o sullo spazio pubblico occupato per una ciotola d'acqua per gli animaletti di strada.
ma non hai quella passività mensile a fondo perduto che, invece, avresti; quello che ti rende l'immobile è quel valore, solo che tu lo rimuovi, stai facendo l'errore di non computarlo;
una casa di proprietà è un patrimonio, che si può decidere di:
a) liquidare in cambio di soldi, valori mobiliari che si investiranno ad un certo tasso;
b) mettere direttamente a reddito:
i) affittandola, magari se rende di più dell'affitto che si paga ordinariamente, e la differenza corrisponde alla rendita netta;
ii) abitandola, quindi trattenendo quella somma mensile che si spenderebbe per l'affitto;
forse la tua immaginazione si è proiettata su un'ipotesi fuori mercato, di qualcuno che acquista una casa senza abitarla e la tiene sfitta, perché altrimenti non mi spiego come ti sfugga il punto.
è stato il modello italiano di pace sociale; siccome siamo un popolo conservatore, la cultura politica ha espresso dopo il Fascismo un quadro di conflittualità teorica che convergeva sulla conservazione dell'accontentare tutti, a debito;
ma è così ancora oggi; la quasi totalità della popolazione non ha una benché minima idea di come funzionino i meccanismi essenziali che regolano la società , dove stanno i soldi, come si muovono, chi decide, sotto la pressione di quali domande, ecc...
e finisce per forza con l'esprimere classi politiche che assecondano questa ignoranza, come sempre; li infamano, ma in fondo li amano perché si limitano a gestire il quotidiano col minimo di scossoni indispensabile, ognuno a coccolare le fisime del proprio elettorato di riferimento, senza esprimere diagnosi scomode e crude.
c'� del lardo in Garfagnana
Non è che lo rimuovo, l'ho già sborsato !
Comunque il discorso iniziale era diverso: intendo dire che un "valore potenziale" non è reale.
Puoi possedere la cosa più costosa che ci sia, ma se non c'è nessuno che te la compra, vale zero e quindi sei povero !
Nell'ignoranza di tanti meccanismi di mercato mi ci metto anch'io, ma la domanda è: perché dobbiamo adattarci a quel modello ? Chi ha dimostrato che sia l'unico o il migliore ? Non è possibile che ci siano altri modi per gestire la ricchezza di una società ?è stato il modello italiano di pace sociale; siccome siamo un popolo conservatore, la cultura politica ha espresso dopo il Fascismo un quadro di conflittualità teorica che convergeva sulla conservazione dell'accontentare tutti, a debito;
ma è così ancora oggi; la quasi totalità della popolazione non ha una benché minima idea di come funzionino i meccanismi essenziali che regolano la società , dove stanno i soldi, come si muovono, chi decide, sotto la pressione di quali domande, ecc...
e finisce per forza con l'esprimere classi politiche che assecondano questa ignoranza, come sempre; li infamano, ma in fondo li amano perché si limitano a gestire il quotidiano col minimo di scossoni indispensabile, ognuno a coccolare le fisime del proprio elettorato di riferimento, senza esprimere diagnosi scomode e crude.
Nel dubbio, vedendo i tanti lati negativi del modello di mercato, io dubito che sia il migliore possibile.
Purtroppo questo si è imposto, quasi sempre con la violenza, su tutti gli altri che esistevano nel mondo, quindi è difficile provare a vivere in modo diverso.
"Addio", disse la volpe. "Ecco il mio segreto. È molto semplice: non si vede bene che col cuore. L’essenziale è invisibile agli occhi".
Io non voto più, basta con questa classe politica peggiore della precedente, l'Italia non doveva entrare nell'euro con il suo debito pubblico così alto, e se ti rifiuti di onorarlo come Islanda finisci invece come la Grecia "golpizzata" da troika. Invece che i carri e gli aerei di Pinochet usano lo spread e lo spauracchio dei finti antisistema tipo Alba dorata e populisti fascisti. Ma sempre golpe è, in fondo.
Io non ho votato l'euro, né Andreotti né nessuno di quelli che hanno creato il debito, ero troppo giovane o nemmeno nato.
Quindi dobbiamo pagare legalmente per colpe altrui? Per chi ha fatto il furbo e ora ha le spalle coperte da pensioni decennali?
Ultima modifica di Tiberio; 20-10-2017 alle 18:22
"Addio", disse la volpe. "Ecco il mio segreto. È molto semplice: non si vede bene che col cuore. L’essenziale è invisibile agli occhi".
questo vuol dire solo che la valutazione è sbagliata in termini di domanda-offerta;
il "valore" è sempre una convenzione fondata su un aspettativa, a meno che non si parli del pollo che ti stai mangiando; anche quello sullo scaffale, se non lo compra nessuno, non vale nulla;
visto che non è assolutamente certo che domani la moneta avrà corso legale, secondo la tua teoria stasera dovresti andare al super ad accaparrare generi di prima necessità ; al contrario, il numerino sul tuo estratto conto lo consideri molto reale, ci fai affidamento;
quando si parla di aggregati non puoi ricorrere al caso limite come contestazione di sistema; devi sempre riferirti ad una teoria ponderale sugli aggregati stessi, scorporare, ecc...
Nell'ignoranza di tanti meccanismi di mercato mi ci metto anch'io, ma la domanda è: perché dobbiamo adattarci a quel modello ? Chi ha dimostrato che sia l'unico o il migliore ? Non è possibile che ci siano altri modi per gestire la ricchezza di una società ?
Nel dubbio, vedendo i tanti lati negativi del modello di mercato, io dubito che sia il migliore possibile.
Purtroppo questo si è imposto, quasi sempre con la violenza, su tutti gli altri che esistevano nel mondo, quindi è difficile provare a vivere in modo diverso.[/QUOTE]
non sono d'accordo sulla violenza, poiché tutte le società "diverse" paragonabili per complessità e dimensioni - certo, non la comunità delle Trobriand - erano a loro volta violente, anche se i loro meccanismi magari soffocavano i conflitti;
certamente non è affatto detto che questo sia l'unico modello economico; ma non è corretto affermare che sia un modello elitario, a parte l'élite inevitabile della democrazia delegata: l'unico dato causale che puoi davvero osservare, misurare e comparare è quello della democrazia formale e della mobilità sociale; puoi usare la leva fiscale per correggere i redditi e le opportunità di accesso;
ma quando ti allontani dal modello liberale di base in favore di una gestione statale diretta dei meccanismi più rilevanti produci solo l'effetto di sostituire delle élite in competizione tra loro con delle burocrazie, che di quelle élites hanno tutti i difetti, ma nessun potenziale controllo;
alla fine, ci vuol poco, senza dover lavorare troppo di fantasia: basta guardare dove le cose vanno meglio, tra gli ambienti comparabili, e copiare quel modello per quanto possibile; ma se vai ad osservare in dettaglio, si tratta in ogni caso, buono o cattivo, del risultato di un equilibrio di interessi: nessuna élite comanda a lungo se gli individui che compongono la società non sono convinti in maggioranza di trarne qualche vantaggio, e le descrizioni diverse di solito sono degli alibi;
il conflitto, le rivoluzioni, richiedono impegno e sacrifici, investimento nell'incertezza, e le affronta solo chi ha molta fame o si sente molto a repentaglio, se non è troppo tardi; guarda la resistenza degli americani a limitare le armi da fuoco; la storia delle lobbies degli armaioli è una mezza cazzata; nel senso che c'è, ovviamente; ma se la popolazione non si pronuncia nemmeno dopo certi episodi, è una scelta; lo stesso vale per le questioni climatiche; per dire, i cinesi sono più sensibili, perché stanno messi davvero male ed è evidente la domanda; forse, ci salveranno loro.
c'� del lardo in Garfagnana
l'euro è stata una delle cose migliori di questi ultimi 20 anni; ha evitato l'esplosione - altrimenti certa - del debito e ha consentito ad un paese importatore di energia e semilavorati di sopravvivere; i guai sono dipesi dalla spesa, che non si è volto contenere e razionalizzare per non creare conflitti con poteri radicati;
purtroppo, la bacchetta magica non l'ha nessuno; anche perché comunque il potere politico non è che abbia i margini e le competenze che normalmente i più pensano; se volessi tagliare le pensioni ricche, ti scontreresti con diversi livelli giudiziari, fermandoti al primo, dato che sono "diritti acquisiti", tanto per fare un esempio;
secondo me, l'unica strada, realistica e non "magica" o di fantasia, è il debito comune europeo, che non è un letto di rose, nel senso che implicherebbe una sorta di controllo-commissariamento sulla spesa - quello che non si riesce a fare da soli - ma aprirebbe molto credito per investire, perché il bonus verrebbe dall'economia di scala, esattamente come per l'euro:
cioè, se l'euro ti ha garantito tassi bassi e forza sul mercato per la sua scala di mercato, il debito comune sarebbe più affidabile e, per lo stesso spiegabile motivo; un guadagno netto che si pagherebbe con la sottrazione delle decisioni di spesa a meccanismi che sono di fatto mafiosi: spendi per la sanità ? se costa troppo e spendi mafiosamente non te la vedi più con Roma, dove hai i tuoi infiltrati, ma con tutta l'UE, dove è più difficile fare i furbi.
c'� del lardo in Garfagnana
ci faccio affidamento sapendo che può sparire nel nulla in qualsiasi momento per i motivi più svariati... ma so anche che in quel caso, sparirebbero anche quelli di tutti gli altri, quindi sì, ho comprato casa perché preferisco avere la casa, piuttosto che i soldi.
Ma nel caso di un collasso economico ti rendi conto che dire e' casa mia e' puramente soggettivo.