Citazione Originariamente Scritto da BiO-dEiStA Visualizza Messaggio
Ognuno di noi ha diritto alle proprie opinioni a prescindere, finché ci limitiamo a questo. Sapere dell'esistenza o meno della teiera di Russell, o dell'invisibile unicorno rosa o di altri fenomeni simili non ci cambia certo la vita; sapere quali sono le basi su cui ciascuno fonda e definisce la propria razionalità forse sì.
è anche possibile optare per l'irrazionalità; del resto, l'irrazionalismo è stata una corrente politica molto influente in certe ideologie novecentesche;
Il tuo assunto di partenza è quello di credere che il "democratico" voto di una massa dagli interessi variegati e contrastanti scelga esattamente, almeno in ultima analisi, la classe politica di cui i cittadini nel loro complesso, diciamo pure il paese, ha bisogno in un determinato momento.
niente affatto; la democrazia rappresentativa è per definizione un sistema imperfetto e approssimativo; ci sono diverse formule, graduate a seconda della rappresentatività più o meno fotografica; del resto, è l'unico modo egualitario per stabilire di cosa un paese abbia bisogno; l'alternativa essendo che lo decidano ottimati, investiti non si sa da chi e per quali meriti o competenze;

Tralasciamo pure tutti i governi non eletti che da eccezione stanno diventando regola, e andiamo a vedere se i veri problemi stanno altrove.
ecco, tralascia pure, dato che nel sistema costituzionale italiano i governi non si eleggono, ma li vota il parlamento, questo sì, eletto;

Dato che "la sovranità appartiene al popolo", cominciamo da una massa ignorante e puntualmente manipolata a credere che abbia la facoltà di votare davvero una classe politica che possa fare gli interessi di chi realmente la mantiene.
questa è una tua opinione, che rimanda alla prima risposta; un altro potrebbe dire che sei manipolato da chi ti fa credere falsità sui governi non eletti, che sono falsità non perché lo dico io, ma perché è scritto nella Costituzione, che puoi facilmente consultare e che in teoria dovresti conoscere, visto che a scuola avrai studiato educazione civica;
Andiamo poi a verificare se i meccanismi del potere sono così permeabili ai cambiamenti che la gente comune richiede, se i politici che in tempi di crisi chiedono sacrifici ai cittadini sono disposti a dare il buon esempio, oppure se la casta vive di regole proprie pensando solo a proteggere i privilegi suoi, quelli dei poteri forti (che sembrano metterne o toglierne di sella gli esponenti molto più efficacemente dell'insieme dei votanti)
questo è vero, posto che l'identità e la forza dei poteri influenti varia molto; nel senso che variano gli assetti delle loro alleanze;

, e infine a spargere qualche briciola alla massa, ma solo in via residuale e perché non si incazzi troppo, dato che la casta ci tiene a conservare se stessa, sia pur con tutto il sistema di vassalli, valvassori e valvassini.
Spero per te che sia vero che il sistema di vassalli, valvassori e valvassini si identifica in pratica con l'Italia intera, perché vedi, una mandria di sanguisughe da qualche parte il sangue lo dovrà pure cavare. Se invece ciò che tu credi non è vero affatto, ma fa solo parte dell'ideologia che ti hanno fatto studiare, allora non solo il voto non serve a niente (cosa che è sotto gli occhi di tutti, anche di quelli che vanno alle urne tappandosi il naso), ma il tuo assunto di partenza è viziato da deformazioni cognitive assolutamente singolari e notevoli, in quanto partono dallo stesso sistema che questo assunto produce a proprio uso e consumo.
sai, la distribuzione dei privilegi è facilmente analizzabile in tutto il corso della storia politica ed economica della Repubblica; non sono informazioni segrete; ma sono migliaia; è ovvio che quanto più ci si allontana dal potere, tanto minore sarà stato il privilegio; la fruttivendola del paese marchigiano di mia nonna, moglie del postino assunto non si sa come negli anni 50, evadeva totalmente, ma a partire da un reddito bassissimo da quell'attività; probabilmente evadeva solo i contributi; non è che punto il dito contro di lei, anche se la pensione retributiva su una base puramente putativa è oggettivamente un regalo;

è anche ovvio che le varie caste - perché oltre ai politici veri e propri ci sono tutti gli altri, alti burocrati, notabili, probi imprenditori e rappresentanti locali della società civile nei consigli delle banche popolari, e giù fino a tutti i lacché beneficiati di qualche incarico o spesa discrezionale - stessero e stanno ancora meglio della fruttivendola;
ma qui non si tratta di fare una morale, bensì di capire come funziona un sistema; perché oggettivamente, se la Fiat - o altre imprese - veniva sussidiata, anche il reddito dei relativi operai lo devi - incolpevoli loro - ascrivere alla "sanguisuga";

quando chiedo alla gente che si confronta con me su questo tema che lavoro faccia, non mi risponde mai nessuno, svicolano tutti; perché lo sanno tutti che a uno o due gradi di separazione c'è quasi sempre il bug del privilegio in filiera;
fatta eccezione per chi ha vinto un concorso pubblico dopo il 92, che per me sono quasi eroi di fronte ai quali mi inchino, nessuno ha la filiera immacolata, anche se non ha colpe dirette; ma dovrebbe almeno ragionare prudentemente quando evoca kaste e affini.