Originariamente Scritto da
conogelato
Centinaia di migliaia sono, ogni anno, i migranti clandestini o irregolari che circolano in Europa. E' uno dei temi più caldi nelle aule di Strasburgo, così come in quelle nostrane. In Francia, gli immigrati clandestini che ogni anno varcano i confini transalpini sono spesso definiti, in maniera semplicistica, “sans-papiers”. Molti cercano di rifarsi una vita in loco, diversi invece tentano di raggiungere altre nazioni, soprattutto il Regno Unito.
Gli irregolari vengono spesso trattati dalle autorità come un “problema”, non come delle persone, e l'indifferenza dell'uomo della strada nei confronti di questo tema non ha certo favorito la ricerca di una qualche soluzione, anzi.
La vita -spesso disperata eppure piena di esperienze incredibili- che vivono tali abusivi è stata riportata in un film dal regista francese Philippe Lioret, che con Welcome ha strappato applausi sia alla critica sia al pubblico, prima nel suo paese d'origine (dove ha incassato più di dieci milioni di euro) che, successivamente, ai Festival di Berlino e Torino.
Welcome è un film tutto da vedere, sentire e soprattutto interpretare, a partire dal sardonico titolo, che si rifà alla ridicola e ipocrita scritta sullo zerbino del vicino di casa di Simon: piccola metafora di come, sui diritti umani e sulla tanto sbandierata accoglienza e multiculturalità dell'Europa, molti ci si puliscono i piedi sopra. E' una storia dura, al contempo vera e fiabesca, raccontata con grande passione e rispetto da tutto il cast.
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