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Discussione: Gesù e le donne.

  1. #646
    Opinionista L'avatar di crepuscolo
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    come fanno ?
    è facilissimo: metti insieme la suggestione dell'inesperienza,.
    Già cominci male. Per affrontare tutta una vita in due e forse anche più, ed il più sotto la tua responsabilità, bisogna per forza essere maturi. Quella che tu dici io la intendo come una incosciente bravata, ma l'amore non esiste. Sarà una moda? Forse, ma prima o poi passerà perché sparsi per il mondo, causa la suggestione e l'inesperienza, ci sono tanti figli infelici.

  2. #647
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    Infatti mi sembra che quello che Cono e tutta la banda chiamano 'perdono' sia il concetto corrispondente al più laico 'dimenticare'. Alcuni concetti cristiani onestamente li condivido, quello che mi dà l'orticaria è l'aureola e la porporina dorata che ci cospargono sopra, quando invece sono regole del buon vivere abbastanza universali. Cioè mi sembra un'appropriazione indebita di paternità artistica, un furto di copyright, un'occupazione abusiva di un bene pubblico.
    E dimenticare è pure necessario per accettare il concetto del dovere.
    fai attenzione, perché "dovere" fa rima con "potere", nel senso che è l'espressione di un equilibrio di potere;
    ci può anche stare, purché sia una transazione consapevole, posto che se un equilibrio di scambio si fonda sul potere, cioè, sulla forza, cambiate le condizioni viene meno anche quel patto;
    la manifestazione più tipica e comune è lo sbraco dei coniugi, una volta raggiunto lo status desiderato, il matrimonio, i figli, la "sistemazione"; la litania invariabile è quella del coniuge che non è più quello di prima, laddove prima metteva in scena un finto se stesso per conquistare, e poi torna il se stesso reale, perché ha conseguito il suo scopo e ora ha più potere;

    Che sia a tutti i costi è una faccenda è un bel po' complessa però. Idealmente posso concordare che è antiquato e sbagliato, soprattutto se mi immedesimo nel ruolo di quella che non vuole e viene costretta. Il fatto è che quanto intraprendi un'avventura o un progetto con un socio, la base è che si faccia lavoro di squadra e ci si possa fidare l'uno dell'altro. Non è che alla prima difficoltà mi molli e te ne vai? Il senso di quell'impianto lì è questo e lo dico come una che a volte fa cose per dovere, per forza, perché quando hai figli funziona così, sia che sei in coppia sia che sei da sola.
    quando hai figli, hai doveri verso i figli, non verso il coniuge, o non necessariamente;
    il punto è se ha un senso pensare ancora alla famiglia come a quella roba lì, che deve tenere anche a costo di mortificare l'esistenza delle persone nel momento in cui la coppia è finita, e senza particolari traumi a giustificare; è utile ai figli apprendere via sentimento che l'amore di coppia è quel sacrificio, se non peggio in termini di soggezione e squilibrio ?

    siccome si sa che in grande misura tante famiglie finiscono così, i sostenitori della famiglia tradizionale vogliono la donna procreatrice ad oltranza, che stia a casa e non lavori; perché a casa non ci sono incontri che possono degenerare in tentazioni e fughe, consapevolezze nuove; la donna che lavora e che ha persino tempo libero è già nelle grinfie dello dimonio; i mariti "tradizionali", invece, hanno tante opportunità, alla peggio in tangenziale
    non è un equilibrio di potere questo, su cui si fondano i "doveri" ?
    c'� del lardo in Garfagnana

  3. #648
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    Citazione Originariamente Scritto da crepuscolo Visualizza Messaggio
    Già cominci male. Per affrontare tutta una vita in due e forse anche più, ed il più sotto la tua responsabilità, bisogna per forza essere maturi. Quella che tu dici io la intendo come una incosciente bravata, ma l'amore non esiste. Sarà una moda? Forse, ma prima o poi passerà perché sparsi per il mondo, causa la suggestione e l'inesperienza, ci sono tanti figli infelici.
    eh, ma per avere esperienza ci vogliono tanti anni, e pure vissuti con consapevolezza; mentre le pressioni che ti dicevo spingono alla fretta; fosse per me, potrebbero sposarsi solo gli ultra-50enni, ma col consenso di entrambi i genitori
    c'� del lardo in Garfagnana

  4. #649
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    eh, ma per avere esperienza ci vogliono tanti anni, e pure vissuti con consapevolezza; mentre le pressioni che ti dicevo spingono alla fretta; fosse per me, potrebbero sposarsi solo gli ultra-50enni, ma col consenso di entrambi i genitori
    Beh, per l'esperienza amorosa non ci vogliono molti anni, se consideri che i matrimoni mediamente vanno dai 25 ai 35 anni.
    Sarebbe uno spreco sia per l'uomo che per la donna sposarsi od unirsi o stare insieme oltre i 50.
    Se poi la buttiamo a ridere, io ormai ho poco da ridere, potrei cedere la mia casa al posto di una donna, ma poi dove andrei a dormire? Oggigiorno non ci vuole più il consenso dei genitori ci vuole quello dei figli.
    Ultima modifica di crepuscolo; 21-12-2017 alle 17:20

  5. #650
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    Beh, per l'esperienza amorosa non ci vogliono molti anni, se consideri che i matrimoni mediamente vanno dai 25 ai 35 anni.
    appunto, in quell'arco di età fai l'esperienza di fallimenti, durante un periodo in cui non sei generalmente stabilizzato come reddito, aspettative, desideri; a quell'età si è interamente presi da ciò che si vuole diventare, dalle ambizioni; e questo falsa molto la percezione di ciò che si vuole; magari sei di ceto basso e ti piace una di buona famiglia, perché ti illudi di elevarti socialmente; perciò non consideri tanti aspetti; a quell'età si strumentalizza la coppia per raggiungere obiettivi che sono in realtà solo dell'individuo; che esperienza ha un 25enne di convivenza, di noia, di obblighi ?

    io l'ho fatta tra i 38 e i 44 anni, e non sono stato per niente viziato, anche mi ma' è un po' crucca e poco propensa; ho sempre fatto tutto da me da quando ho 20 anni; a 45 avrei avuto l'energia e sarei stato preparato, ma non è stato possibile.
    c'� del lardo in Garfagnana

  6. #651
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    Il tuo matrimonio è andato a rotoli?

  7. #652
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    Il tuo matrimonio è andato a rotoli?
    una convivenza, di oltre 5 anni, con prassi matrimoniale di frequentazione frequente delle famiglie d'origine, trattati da coniugi;
    non direi a rotoli; per la maggior parte del tempo è stata un successone e non ho nulla da recriminare; poi hanno pesato stress di lei, il fatto che fosse parecchio più giovane di me e con poca esperienza, oltre che mie mancanze e stress personali;
    le cose finiscono e si deve accettare, senza troppe lagne e recriminazioni, rancori e veleni, rispettando volontà ed esigenze altrui.
    c'� del lardo in Garfagnana

  8. #653
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    con prassi matrimoniale di frequentazione frequente delle famiglie d'origine, trattati da coniugi;
    Che vuol dire?

  9. #654
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    le cose finiscono e si deve accettare, senza troppe lagne e recriminazioni, rancori e veleni, rispettando volontà ed esigenze altrui.
    Guai a non accettarle, puoi fare resistenza all'inizio se ancora ci tieni, ma poi, quando capisci che la casa sta crollando bisogna solo mettersi in salvo.

  10. #655
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    Che vuol dire?
    cioè, che io ero trattato dalla famiglia di lei come fossimo sposati;
    tieni conto che lei viene da una famiglia numerosissima, iper-tradizionalista e cattolica, militari - lefevristi francesi - ma i suoi sono divorziati, tutta la loro generazione, nati attorno al 1950, quindi, teoricamente noi saremmo stati "scandalosi"; eppure eravamo invitati sempre a matrimoni, battesimi... i miei sono più alla mano, anche se meno divertenti, molto più anziani dei miei ex-suoceri, di cui avrebbero potuto quasi essere i genitori.
    c'� del lardo in Garfagnana

  11. #656
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    cioè, che io ero trattato dalla famiglia di lei come fossimo sposati;
    E non eravate sposati? Che facevate convivevate? Almeno avevate una casa solo per voi? O andavate a letto, non in tre come dice cono, ma in quattro con ?

  12. #657
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    E non eravate sposati? Che facevate convivevate? Almeno avevate una casa solo per voi? O andavate a letto, non in tre come dice cono, ma in quattro con ?
    guarda, non eravamo sposati ma convivevamo a casa mia, che è a 300 km da quella dei miei, e a mille da quelle dei suoi; quindi non c'era promiscuità famigliare
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  13. #658
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    e allora perché il connubio è finito? Figli ne hai?

  14. #659
    Chiamatemi Margherita L'avatar di Magiostrina
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    fai attenzione, perché "dovere" fa rima con "potere", nel senso che è l'espressione di un equilibrio di potere;
    ci può anche stare, purché sia una transazione consapevole, posto che se un equilibrio di scambio si fonda sul potere, cioè, sulla forza, cambiate le condizioni viene meno anche quel patto;
    la manifestazione più tipica e comune è lo sbraco dei coniugi, una volta raggiunto lo status desiderato, il matrimonio, i figli, la "sistemazione"; la litania invariabile è quella del coniuge che non è più quello di prima, laddove prima metteva in scena un finto se stesso per conquistare, e poi torna il se stesso reale, perché ha conseguito il suo scopo e ora ha più potere;


    quando hai figli, hai doveri verso i figli, non verso il coniuge, o non necessariamente;
    il punto è se ha un senso pensare ancora alla famiglia come a quella roba lì, che deve tenere anche a costo di mortificare l'esistenza delle persone nel momento in cui la coppia è finita, e senza particolari traumi a giustificare; è utile ai figli apprendere via sentimento che l'amore di coppia è quel sacrificio, se non peggio in termini di soggezione e squilibrio ?

    siccome si sa che in grande misura tante famiglie finiscono così, i sostenitori della famiglia tradizionale vogliono la donna procreatrice ad oltranza, che stia a casa e non lavori; perché a casa non ci sono incontri che possono degenerare in tentazioni e fughe, consapevolezze nuove; la donna che lavora e che ha persino tempo libero è già nelle grinfie dello dimonio; i mariti "tradizionali", invece, hanno tante opportunità, alla peggio in tangenziale
    non è un equilibrio di potere questo, su cui si fondano i "doveri" ?
    Non si possono fare i fidanzati a vita, a un certo punto arrivano altri progetti per cui rimboccarsi le maniche. Tutti i rapporti umani si basano su un equilibrio di potere e lo sbraco accade a entrambi i coniugi, accade sul lavoro dopo anni che sei nello stesso posto con le stesse persone, si perde forse un po' di entusiasmo (oppure si trasforma nella comoda poltrona dell'abitudine), ma si guadagna in esperienza e stabilità.
    Sul dovere forse non capisco cosa vuoi dire. Quando penso al dovere io intendo quello morale verso i figli e la persona che si ama, non alla lista dei compiti del vecchio codice civile o dei 10 comandamenti. Più o meno quello che intendeva Dostoevskij quando diceva 'mi sento responsabile appena un uomo posa lo sguardo su di me', cioè siamo tutti responsabili di tutto e di tutti, o almeno dovremmo sentirci.
    Ogni epoca esprime equilibri diversi fra potere e dovere. La risposta che ci siamo dati in questa società civile è che non ha più senso la vecchia impostazione di famiglia perchè è cambiato il ruolo della donna, infatti esiste il divorzio. Le famiglie a tutti i costi oggi sono la minoranza, resti fossili o roba per fanatici, la maggioranza sono le famiglie che tengono per convenienza mentre ognuno si vive la sua vita, oppure gli idealisti che ancora credono all'amore e che quindi divorziano.

  15. #660
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    Citazione Originariamente Scritto da Magiostrina Visualizza Messaggio
    Non si possono fare i fidanzati a vita, a un certo punto arrivano altri progetti per cui rimboccarsi le maniche. Tutti i rapporti umani si basano su un equilibrio di potere e lo sbraco accade a entrambi i coniugi, accade sul lavoro dopo anni che sei nello stesso posto con le stesse persone, si perde forse un po' di entusiasmo (oppure si trasforma nella comoda poltrona dell'abitudine), ma si guadagna in esperienza e stabilità.
    Sul dovere forse non capisco cosa vuoi dire. Quando penso al dovere io intendo quello morale verso i figli e la persona che si ama, non alla lista dei compiti del vecchio codice civile o dei 10 comandamenti. Più o meno quello che intendeva Dostoevskij quando diceva 'mi sento responsabile appena un uomo posa lo sguardo su di me', cioè siamo tutti responsabili di tutto e di tutti, o almeno dovremmo sentirci.
    Ogni epoca esprime equilibri diversi fra potere e dovere. La risposta che ci siamo dati in questa società civile è che non ha più senso la vecchia impostazione di famiglia perchè è cambiato il ruolo della donna, infatti esiste il divorzio. Le famiglie a tutti i costi oggi sono la minoranza, resti fossili o roba per fanatici, la maggioranza sono le famiglie che tengono per convenienza mentre ognuno si vive la sua vita, oppure gli idealisti che ancora credono all'amore e che quindi divorziano.
    bella analisi Magiostrina , ho trovato la mia collocazione verso la fine e mi hai fatto riflettere

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