Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
operativamente, puoi osservare un premio accessorio, che può essere quello primario, del comportamento;
è la dicotomia libertà-trasgressione di cui parlavo nel post prima:
se tu adotti un comportamento censurato dai tuoi o dal tuo ambiente, trasgredisci; poniamo, ti fai le canne; ti può piacere, ma non puoi prescindere dal contenuto trasgressivo, per cui hai assimilato comunque l'aspetto conflittuale del comportamento, che è parte della motivazione; e resta incistato nella tua percezione di quel comportamento;
se invece tu bevessi un bicchiere di vino, senza alcuno stigma, la cosa sarebbe unicamente motivata dal piacere primario di quel gesto in sé, privo di connotati trasgressivi e conflittuali;

lo stesso vale per il sesso; una trasgressione maturata in un ambiente contrario, non è libertà, perché genera conflitti, un costo accessorio oltre all'opportunità; e, verosimilmente, l'opposizione al modello gioca un ruolo nella motivazione;
la libertà è fare quello che vuoi senza che questo generi alcun tipo di conflitto e condizionamento di tipo oppositivo/reattivo, come se bevessi un bicchiere di vino.
Che angusto concetto di Libertà il tuo, se me lo concedi, Axe: Davvero è tutto quì? Essere liberi significa solo fare ciò che ci pare? Niente di più alto? Di più profondo? No? Davvero Uomini e Donne sono considerati liberi se fanno cose? Se sono manager, contadini, imprenditori, operai? Se praticano sesso con la più assoluta nonchalance? Il metro di giudizio è questo? E' questo il progresso, l'essere emancipati e evoluti? Dio mio.