Si ok ma quello è l'annoso discorso della redistribuzione della ricchezza globale.
E' diverso dal dire "lavoriamo meno ore e lavoriamo tutti".
Si ok ma quello è l'annoso discorso della redistribuzione della ricchezza globale.
E' diverso dal dire "lavoriamo meno ore e lavoriamo tutti".
“Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]
Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .
Se sei disoccupato, se non hai un lavoro, non solo non riesci a sopravvivere, ma ti senti espulso dalla società, come una specie di rifiuto inutile.
Avere persone che si sentono così, che soffrono, che si sentono emarginate, equivale a produrre crimine.
Il crimine, ovviamente, non solo non è utile, ma è dannoso. Produce danni che altri poi devono riparare.
Cioè alla fine il bilancio economico è negativo.
Molto più negativo di quanto sarebbe se queste persone si facessero lavorare, riducendo il lavoro di altri più capaci.
Io penso che la funziona della politica sarebbe proprio quella di limitare l'avidità di alcuni per massimizzare la pace sociale.
Non si tratta solo di giustizia, motivo che già, a mio avviso sarebbe sufficiente, ma si tratta di non sprecare risorse umane e anche risorse materiali.
Facciamo un caso estremo: immaginiamo che sia possibile avere una società senza crimine. In quel caso non servirebbero forze dell'ordine.
Avremmo creato disoccupazione, in teoria, ma quelle persone potrebbero fare altri lavori "togliendo" un po' di ore a chi già li fa.
Insomma, non sentiamo la mancanza di ciabattini o di boia. Semplicemente abbiamo redistribuito il lavoro su altre professioni.
Andrebbe fatto lo stesso, guardando solo un po' più lontano.
Cioè se io non lavoro 70 ore a settimana come faceva mio nonno e mangio di più, faccio più vacanze ecc. non significa che sto peggio. Anzi, sto meglio.
Io non condivido, mi spiace.
Se uno è capace e ha voglia di fare non è giusto ridurgli il lavoro. E non è questione di avidità. E' giusto che uno possa essere ambizioso e realizzarsi nella vita, senza che la politica lo debba limitare. Non è quello che lavora 70 ore a creare la disoccupazione, è un sistema sbagliato, politico e sociale.
Rimuovere le cause della povertà significa innanzitutto studiare il problema. Capire perché un soggetto è disoccupato. E spesso non è tanto la mancanza di lavoro, quanto qualifiche sbagliate, incapacità di mettersi in gioco, insicurezza, fattori psicologici e chi più ne ha più ne metta. Si devono aiutare i singoli a uscire dalle condizioni di povertà in cui versano, non si deve incidere sulla qualità di vita degli altri.
“Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]
Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .
Nemmeno io penso che si dovrebbero limitare le capacità dei migliori.
Ma penso che i migliori, se sono veramente tali, dovrebbero essere (almeno) incoraggiati a contribuire a una società migliore, anche per loro. Perchè penalizzare gli altri, perché ce ne freghiamo se uno meno capace di noi è in difficoltà, non ci rende migliori e non migliora la società.
Non ci possiamo lamentare se c'è in giro gente che delinque perché ha fame o perché ha avuto la sfiga di nascere in condizioni svantaggiate, se poi non facciamo nulla per risolvere i problemi della società in cui viviamo.
Altrimenti potremmo evitare di avere quote riservate ai diversamente abili, potremmo semplicemente fregarcene o sopprimerli, visto che non possono fare quello che fanno i "più abili".
tu non credi, ma io non ho capito quale sia l'ipotesi;
cazzate tassatissime, prodotte da gente che altrimenti sarebbe disoccupata, mentre ora incassa quei soldi; forse dovresti approfondire la questione del "consumo dei ricchi", perché anche lo stesso consumo non è una questione così intuitiva;
ti si ripresenta sempre il problema di stabilire chi debba poter decidere, e come, l'etica pubblica, e sulla base di quali principi operativi; hai tanti esempi da poter comparare, non è difficile;
tornando all'evocazione delle persone intelligenti sottomansionate, quanta gente non sarebbe stata spinta ad inventare se avesse avuto un buon posto da dipendente e non avesse visto la possibilità di arricchirsi o altrimenti acquisire un ruolo sociale prominente, magari affrancarsi da una condizione marginale ?
c'� del lardo in Garfagnana
La tecnologia ipoteticamente aumenterà in modo esponenziale, perché più tecnologia hai, più ne crei con facilità dell'altra.
Approfondiscimi come cambierebbe la storia se, per ipotesi estrema, tutti al mondo fossero vegetariani.cazzate tassatissime, prodotte da gente che altrimenti sarebbe disoccupata, mentre ora incassa quei soldi; forse dovresti approfondire la questione del "consumo dei ricchi", perché anche lo stesso consumo non è una questione così intuitiva;
Hai presente quante risorse servono per produrre 1 kg di carne e quante invece per produrre l'equivalente in vegetali ?
Hai presente che con quello che consumano 300 milioni di americani, ci sfameresti 2 miliardi di abitanti di un paese a tenore di vita molto inferiore ?
Non ci sarebbe disoccupazione, eliminando una serie di produzioni di lusso, ci sarebbe da lavorare meno per far sopravvivere molta più gente con un tenore di vita più basso ma sempre meglio di quelli che sopravvivono con 1$ al giorno.
E'possibile adottare un sistema flessibile, senza imporre niente, ma limitando alcuni eccessi
ti si ripresenta sempre il problema di stabilire chi debba poter decidere, e come, l'etica pubblica, e sulla base di quali principi operativi; hai tanti esempi da poter comparare, non è difficile;
Meucci e Bell ?tornando all'evocazione delle persone intelligenti sottomansionate, quanta gente non sarebbe stata spinta ad inventare se avesse avuto un buon posto da dipendente e non avesse visto la possibilità di arricchirsi o altrimenti acquisire un ruolo sociale prominente, magari affrancarsi da una condizione marginale ?
Non mi pare che serva morire di fame per essere un genio.
Un genio può produrre anche senza morire di fame, mentre se tendenzialmente milioni di persone muoiono di fame, è probabile che molti geni muoiano o diventino criminali perché privi delle opportunità di esprimere la loro genialità.
Mi spiace, ritenta.
e quindi ? qualcuno è in grado di prevedere quale tecnologia e per quali applicazioni ? non mi sembra;
certo che ho presente; ma tu hai presente l'"energia" in termini di tensioni politiche e sociali che sarebbe necessaria per condizionare diversamente - e come ? - queste propensioni ?Approfondiscimi come cambierebbe la storia se, per ipotesi estrema, tutti al mondo fossero vegetariani.
Hai presente quante risorse servono per produrre 1 kg di carne e quante invece per produrre l'equivalente in vegetali ?
Hai presente che con quello che consumano 300 milioni di americani, ci sfameresti 2 miliardi di abitanti di un paese a tenore di vita molto inferiore ?
lo fai con le tasse, che servono a quello;Non ci sarebbe disoccupazione, eliminando una serie di produzioni di lusso, ci sarebbe da lavorare meno per far sopravvivere molta più gente con un tenore di vita più basso ma sempre meglio di quelli che sopravvivono con 1$ al giorno.
il lusso e la vanità hanno consentito l'arte; la Cappella sistina non esisterebbe senza; e nemmeno Bach o Mozart;
non dovresti avere (avuto) nemmeno palazzi nobiliari, mobilio di alto pregio e tutta una cultura artigianale modellata su certe richieste, la nautica, le auto, ecc...
vuoi la Ferrari ? te la tasso come lusso, ma intanto lavorano gli artigiani e gli specialisti e si conserva una cultura di quell'oggetto;
se limiti, imponi; ma va benissimo; poi devi formulare una regola, però; nelle società liberali si limita con le tasse, ma si possono anche pensare regole diverse; vanno esplicitate per capirne appieno le conseguenze;E'possibile adottare un sistema flessibile, senza imporre niente, ma limitando alcuni eccessi
ritenta che ? cosa pensi di aver dimostrato ?Meucci e Bell ?
Non mi pare che serva morire di fame per essere un genio.
Un genio può produrre anche senza morire di fame, mentre se tendenzialmente milioni di persone muoiono di fame, è probabile che molti geni muoiano o diventino criminali perché privi delle opportunità di esprimere la loro genialità.
Mi spiace, ritenta.
ti pare che la spinta all'affrancamento sociale non abbia abbastanza dimostrato di essere stata il traino dell'innovazione negli ultimi due secoli ? vale anche per l'egiziano Amon che sfornava fantastici panini per torme di studenti e verosimilmente era maledetto dal vinaio accanto, con meno fantasia e voglia; saremmo stati tutti meglio se avesse avuto uno stipendio normale al Cairo, o come sguattero del vinaio ?
c'� del lardo in Garfagnana
che c'entra ?
L'aumento di tecnologia avviene a tutti i livelli.
è solo questione di scelte.certo che ho presente; ma tu hai presente l'"energia" in termini di tensioni politiche e sociali che sarebbe necessaria per condizionare diversamente - e come ? - queste propensioni ?
In Germania hanno fatto questo contratto perché il sindacato dei metalmeccanici ha un certo potere contrattuale.
ok, ma non dovrei avere una società totalmente squilibrata solo per poter consentire l'esistenza del megalussolo fai con le tasse, che servono a quello;
il lusso e la vanità hanno consentito l'arte; la Cappella sistina non esisterebbe senza; e nemmeno Bach o Mozart;
non dovresti avere (avuto) nemmeno palazzi nobiliari, mobilio di alto pregio e tutta una cultura artigianale modellata su certe richieste, la nautica, le auto, ecc...
vuoi la Ferrari ? te la tasso come lusso, ma intanto lavorano gli artigiani e gli specialisti e si conserva una cultura di quell'oggetto;
be' certo, dev'essere una scelta culturale.. infatti è questo che succede in Germania: quell'accordo esprime una società in cui c'è una generale sensibilità di un certo tipo.se limiti, imponi; ma va benissimo; poi devi formulare una regola, però; nelle società liberali si limita con le tasse, ma si possono anche pensare regole diverse; vanno esplicitate per capirne appieno le conseguenze;
Io non voglio "dimostrare" nulla, ma nemmeno il tuo esempio dimostra un tubo.
ritenta che ? cosa pensi di aver dimostrato ?
ti pare che la spinta all'affrancamento sociale non abbia abbastanza dimostrato di essere stata il traino dell'innovazione negli ultimi due secoli ? vale anche per l'egiziano Amon che sfornava fantastici panini per torme di studenti e verosimilmente era maledetto dal vinaio accanto, con meno fantasia e voglia; saremmo stati tutti meglio se avesse avuto uno stipendio normale al Cairo, o come sguattero del vinaio ?
L'egiziano che ha fatto un po' di soldi non ha certo cambiato la società.
e allora ? è un'informazione che non ti consente di prevedere nulla, generica; 50 anni si pensava che la tecnologia ci avrebbe fatto andare in vacanza sulla luna; invece stiamo qui a scambiarci opinioni in pubblico invece che al telefono e io un'ora fa ho comprato un biglietto aereo dalla mia poltrona senza toccare soldi;
appunto, un compromesso già iscritto nelle circostanze, privo di traumaticità; ben diverso da altro che citavi;è solo questione di scelte.
In Germania hanno fatto questo contratto perché il sindacato dei metalmeccanici ha un certo potere contrattuale.
guarda che non è questo il rapporto di causa-effetto, eh...ok, ma non dovrei avere una società totalmente squilibrata solo per poter consentire l'esistenza del megalusso
le società squilibrate sono il risultato di conflitti; se vuoi porti il problema puoi utilmente leggere qualche manuale di storia e constatare quali siano stati i diversi costi dei tentativi di porre rimedio a quei conflitti;
in misura limitata, e garantita dal grande surplus di quel settore e in generale di quel paese; non vedo un capitalismo con la propensione a risolvere i problemi in quel modo come soluzione sostenibile;be' certo, dev'essere una scelta culturale.. infatti è questo che succede in Germania: quell'accordo esprime una società in cui c'è una generale sensibilità di un certo tipo.
ha'voglia se ha cambiato; lui e tutte le persone che prima erano blindate in una condizione subalterna, servi, proletari e sottoproletari, donne, minoranze, ecc...Io non voglio "dimostrare" nulla, ma nemmeno il tuo esempio dimostra un tubo.
L'egiziano che ha fatto un po' di soldi non ha certo cambiato la società.
ti basti pensare che il modello dominante di economia è modellato su quello di un paese privo di aristocrazia del sangue , cioè la sovversione del modello culturale di partenza; eppure, un po' di storia dovresti conoscerla...
c'� del lardo in Garfagnana
Incredibile, per una volta mi trovo in accordo con Axe
Il problema come ha ben detto lui non è il lusso in sé. Non è che sei io compro un'Aston Martin faccio morire di fame delle persone. Anzi, se non la compro, c'è tutto un comparto che smetterà di lavorare.
Il problema è che ci troviamo in una fase di crisi economica in cui per forza di cose c'è chi ne risente maggiormente. L'impoverimento del ceto medio è ormai una realtà di fatto. Anche chi si occupa di terzo settore fa sempre più fatica a reperire le risorse per aiutare il prossimo. Spesso ci si deve sostituire alle istituzioni che non hanno denaro a sufficienza per il sociale. Sicuramente c'è un problema di impiego delle risorse, di migliore razionalizzazione. Qualcosa già si sta facendo in questa direzione ma alla fine i virtuosismi sono sempre in numero inferiore delle situazioni in cui il denaro viene sperperato, in mille modi.
“Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]
Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .
Ma nel mondo ci sono ancora immense aree arretrate che possono assorbire gli extra, diciamo. E' quello che è successo con alcuni paesi asiatici, quando il mercato occidentale si stava saturando, il mercato stesso ha iniziato a guardare altrove. Calcola che si sta già guardando verso Marte
Poi per ogni progresso tecnologico c'è anche una corrispondente necessità di nuove figure professionali, una sorta di ricambio dei tipi di lavoro. Non credo sia così semplice fare previsioni a lungo termine, nel senso che nel frattempo possono intervenire variabili di cui ora non siamo a conoscenza.
Proprio la redistribuzione della ricchezza di cui parla Yele è causa dell'impoverimento del ceto medio, perchè noi siamo abituati a ragionare in termini di Italia, ma l'arricchimento delle classi povere nei paesi che prima era sottosviluppati, da qualche parte arriva. E' tutto collegato.
Appunto. Il ceto medio si impoverisce se le produzioni si concentrano su beni che il ceto medio stesso non può comprarsi perché non è più ceto medio, perché non viene pagato, a beneficio di chi concentra la ricchezza sempre di più in sempre meno mani.
Se non compri l'Aston Martin, magari si smette di produrla e si producono 10 auto che 10 persone di reddito medio possono comprare (e altri produrre).
Ma non è nemmeno un esempio calzante, visto che le auto sono sempre più prodotte da robot.
questo è un ragionamento statico, che va bene solo per il breve periodo, in cui effettivamente le autorità dispongono di soluzioni redistributive per ovviare alle strozzature;
ma nessun modello imprenditoriale si va a ficcare in un imbuto del prodotto maturo se non può esserne il leader, come Amazon o Wal-Mart, sfruttando economie di scala che sono esattamente quelle dell'impoverimento del lavoratore o dell'automazione;
oggi hai auto economiche dotate di accessori importanti che sono il risultato della maturazione ed esaurimento dello sfruttamento del settore di alta fascia, senza il quale non ci sarebbe stato interessa ed investire, come gli air-bag o l'abs, ecc...
in via generale, l'automazione rende di fatto sociali i beni che vengono prodotti, perché ne livella il costo e la qualità, lasciando al mercato le fasce superiori della domanda; il Tavernello di oggi è certamente migliore del 90% dei vini in bottiglia di 50 anni fa, ma ci sono infinite etichette relativamente economiche che sono di qualità molto superiore;
oggi siamo assuefatti alla relativa economicità di tanti prodotti, ma se facessimo un conto davvero ponderato dei flussi economici nella spesa di una famiglia di reddito medio-basso, l'incremento di ricchezza assoluta sarebbe evidentissimo, persino nella morsa della crisi di redistribuzione planetaria che stiamo vivendo; non lo è perché le aspettative sono aumentate più che proporzionalmente e quindi la percezione è falsata.
c'� del lardo in Garfagnana