Citazione Originariamente Scritto da crepuscolo Visualizza Messaggio
Il discorso è identico se ribaltato, ossia tu non poi confutarmi se io parlo di religione in modo semplice, ossia senza secondi fini, senza fini politici o sociali, solo come pensiero puro o ipotetico che coinvolga solamente l'aspetto mio personale, la mia esperienza col reale;
a parte che potrei, nel momento in cui esprimi una pretesa convenzionale, fattuale, tipo: "i vangeli descrivono una realtà storica";

ma non lo faccio mai con chi è davvero innocuo; io non credo nella reincarnazione, ma se viene un buddista non mi permetto certo di obiettargli nulla;
il Cristianesimo, al contrario, si presta storicamente; e con questo non mi passa nemmeno per l'anticamera del cervello di contestare la fede;
ma se c'è un margine di ambiguità le obiezioni sorgono inevitabilmente;

i miei amici valdesi sono credenti, cristiani, ma non ambigui; non c'è margine nella loro concezione per uno che interpreti i vangeli in senso oppressivo; chi resta nell'ambiguità, al contrario, è un fiancheggiatore senza divisa dell'integralismo che diventa politica, magari anche suo malgrado;

siccome l'ambiente dei credenti esprime e si mobilita nel senso di interferire sulle opzioni civili - e a me sta bene che lo facciano, purché alla pari, come entità politica - mi riservo il diritto di confutare le premesse di quelle dottrine sulle cui basi quelli cercano di impedire unioni civili, pillole del giorno dopo, educazione sessuale, dopo il divorzio e altro, ecc...
se non lo facessi, avremmo stabilito una regola generale per cui sarebbe legittimo un movimento islamico che perora il velo o altro, come valore pubblico, senza che nessuno possa contestare il senso di quella pretesa, poiché di fede; vuoi negare agli islamici quello che consenti ai cattolici ? se questo è il tuo pensiero recondito, stai riproponendo una tesi di superiorità, e siamo da capo a dodici;

soprattutto se non abbia come fine quello di propagandare l'idea che facilmente si nota perché si presenta in formule, spesso dogmatiche, usate soprattutto come punto di partenza della discussione.
nella cose religiose, il dogma c'è, per definizione; se manca, non è religione, cioè non "lega" una pluralità ad alcuna nozione vincolante; ma, il più delle volte, se manca è solo occulto, sottaciuto per motivi di marketing, per non apparire rigidi e allontanare persone; da noi la cosa è evidentissima, perché la quasi totalità di chi si definisce "cattolico" ignora del tutto il dogma, oppure ne trasgredisce il conseguente precetto nell'intima convinzione che esso sia trascurabile.