a me lo chiedi ?
è una visione religiosa che postula la creazione dal nulla (un nulla morale, se non vuoi quello materiale, anche se lì si aprirebbero altre questioni) prevede il Giudizio ad avere la necessità di un dio onnipotente ed onnisciente;
io faccio solo notare che, raccontata così - col satanasso competitor - il discorso non regge; ma non perché lo dico io, ora, ma perché la questione è trimillenaria, anche in ambito cristiano;
nel momento in cui attribuisci un agire a Satana, la questione la poni tu stesso; e il tentativo di aggirarla non depone a favore di tutto il sistema; a te può anche stare bene, ma questo non rende il tuo discorso meno non-credibile e moralmente debole, nonostante le argomentazioni del dover vivere, ecc...Ma, a parte tali ragionamenti che non sono mai abbastanza per la definizione delle qualità di Dio, e che tuttavia sembrerebbero più aspirazioni umane che divine, il discorso che sto portando avanti non so da quanto è che, a mio avviso, da quanto ho capito del Vangelo, Dio piuttosto che guardare il cervello che si guarda da solo e si adegua facilmente preferisce guardare i nostri sentimenti cercando di vivere con noi in quelli buoni.
Il Dio del vangelo non è un Dio filosofico che bisogna provare ma è un Dio paterno che bisogna vivere come un figlio vive col padre.
finché le reciti allo specchio, sono sufficienti; quando le esponi ad altri, perdono completamente di forza, in quell'impianto;
se cambi impianto, invece, è tutto un altro discorso.