sono sempre i cittadini; il capitale delle banche è virtuale, dato dal moltiplicatore dei depositi, fissato dall'autorità centrale; e quello non virtuale è investito in modo molto più complesso e a rischio;
quei soldi non sono "tenuti fermi"; intanto perché materialmente non ci sono, sono virtuali; lo stato paga solo gli interessi e rifonde le scadenze non rinnovate; se una quota rilevante di creditori smettesse di sottoscrivere il debito, lo stato fallirebbe; ma quella massa virtuale è la garanzia, assieme alle riserve auree e al patrimonio statale, che consente allo stato di stampare la sua quota di moneta, quella "vera", ma pur sempre carta il cui valore è garantito in equilibrio, e pagare pensioni, stipendi, approvvigionamenti, lavori, in Italia per ben il 54% del PIL; cioè, fa girare l'economia; per questo in ambito UE è rilevante il tetto nel rapporto tra PIL e debito; e per questo il presupposto della default del debito è la moneta nazionale, posti i problemi che avresti con quella; infine, è per questo che è così difficile trovare soldi da investire strutturalmente, e in UE ci sono franchigie apposite, dato che la spesa pubblica italiana è ingessata in quelle attività ;anziché tenere "fermi" i soldi che quei titoli rappresentano, si potrebbe, a mio avviso più proficuamente, convertire i titoli in denaro sonante da passare allo stato "rimettendo" in un certo senso, il debito, che sempre dello stato è...allo stato, consentendogli di investire keynesianamente in deficit.
se lo dici tu...allora. i mafiosi soldi non ne hanno.crimine organizzato dotato di pervasiva capacità di controllo territoriale sulle attività economiche, anche mediante intimidazione preventiva; va bene ?lo stesso concetto di "mafia" vallo a definire.
dipende come la usi; ha fatto benissimo a chi si è comprato casa a tassi ridicoli, ha chi accende il riscaldamento, alle imprese che usano energia, ai consumatori che comprano una gran quantità di beni che non si producono in Italia, tra cui il pc da cui scrivi, che paghi 500 euro invece dei 2500 o 5000 che ti costerebbe se fatto in Italia, o l'equivalente che pagheresti in moneta svalutata dopo qualche anno; nel giro di un ventennio, la lira svalutò sul marco di 9 volte, da 120 e rotti a 990;diciamo che la moneta o è rivalutata o è svalutata. se è svalutata fa diciamo "male" ai grandi patrimoni, che mettiamo il caso, potrebbero essere svenduti al primo acquirente; se è rivalutata, come è in questo presente, allora è ben vista all'estero ma non che faccia bene alla "nostra" di economia.
la moneta può anche essere troppo forte, e in questo hai ragione, ed è una considerazione da fare nelle integrazioni; ma la debolezza italiana rispetto al cambio con l'euro è dipesa molto dall'inadempienza nel fare le riforme, che invece i tedeschi hanno fatto;
non capisco; un bene deve essere sempre contabilizzato; per questo esiste il denaro; se io ti vendo delle uova e tu del formaggio, la ratio di scambio è già denaro; se un paese produce internamente una quantità di beni, non c'è una bacchetta magica che ne aumenta il valore di scambio;si. dicevo che si potrebbe intervenire sui prezzi attraverso mettiamo caso, una riduzione dell' iva in termini reali. quanto al rapporto con l'estero c'è stato in passato chi intendeva tale rapporto come scambio di bene contro bene. meglio o peggio?
no, perché mai ? la domanda aumenta se ci sono prospettive positive; se sei povero e i prezzi crescono stringi la cinghia e risparmi; negli ultimi anni la BCE ha inondato di liquidità tutta Europa, ma la domanda è cresciuta poco o nulla, perché la gente ha paura e non spende, non si crea nemmeno un tasso accettabile di inflazione;allora. la svalutazione riduce il potere d'acquisto della moneta, ciò che determina nel breve periodo e nell'interno del sistema un aumento immediato dei prezzi, cui nel lungo periodo fa seguito un aumento complessivo della domanda.
è una partita di giro: meno tasse, meno servizi che tornano al cittadino, che lo piglia comunque in tasca, se non è benestante;ora, ciò che proponevo per ridurre il prezzo dei generi di prima necessità , perchè è chiaro che di questo si tratta, è una riduzione dell' iva o addirittura una sua cancellazione ad esempio per pane latte ecc.
ripeto: funziona solo se strutturalmente l'economia nazionale ha potenzialità verificate a fronte di una domanda reale ed è in grado di alimentarsi da sola: es.: hai petrolio; oggi ne estrai 50 unità che vendi a 10 l'una(500); con la svalutazione abbassi il prezzo reale ad 8, ma ne estrai 100, per un totale di 800; ma se 100 non ci sono, o non sei in grado di estrarle, o se la tua offerta fa crollare il prezzo a 5, sei al punto di prima; ma i tuoi cittadino pagano di più tutto quello che importi; dipende dai valori strutturali della tua economia; in un sistema sovrano la moneta fluttua secondo il valore dell'economia; ma la sovranità è una convenzione; puoi attribuirla all'UE e trovare attriti con l'area tedesca; ma potresti ritrovarti con altre sovranità , che non sono necessariamente "l'Italia", se una parte del paese decidesse che le conviene "essere Germania", o un altra "essere Grecia"; oggi hai un paese spaccato in due parti che chiedono politiche economiche opposte;la domanda da considerare è in rapporto alle esportazioni quella esterna; in rapporto alle importazioni quella interna ma sempre in funzione di essere stimolata dal circuito virtuoso che più su accennavo.
il contrario di che ? ma poi, non capisco che intendi; privare il salario del valore reale ? e che ci compri ? il valore del salario si misura in potere d'acquisto; se i beni sono scarsi, sei solo più povero in termini pro-capite; è aritmetica delle elementari;se permetti è il contrario: aumentare nominalmente il valore del salario e privarlo nel breve periodo di valore reale.
perché si avrebbe una crescita dell'economia ? questo automatismo non esiste; la crescita dell'economia l'hai se ci sono effettivamente condizioni potenziali per crescere, ma si tratta di un dato strutturale; per esempio, in Italia, con pochi giovani e molti anziani, le condizioni per la crescita non ci sarebbero per definizione; ma poi, per avere un'inversione come quella che prospetti, prima rischieresti una miseria diffusa spaventosa, forse decenni di recessione, una follia;successivamente si ritornerebbe ad una situazione di nuovo equilibrio per la quale il salario diviene di nuovo capace di acquisto, ma nel frattempo si è avuta una crescita "reale" dell'economia.
semmai, è il contrario; più gli stati sono piccoli e frammentati, più le loro economie sono soggette alla speculazione e ai ricatti delle multinazionali; il TTIP è stato bocciato dai tedeschi, per imposizione dei socialdemocratici, e oltre agli OGM e altre cosette sgradevoli quanto agli standard produttivi, prevedeva di sottrarre le multinazionali alla giustizia statale e UE; a me, questa UE non dispiace affatto, anche se gli amici di Trump e Putin fanno di tutto per screditarla e infiltrare traditori;allora. la guerra lasciala a chi la fa, l'ha fatta e continua a farla. l'economia che faccia a meno di strasburgo lasciala almeno "monetariamente" ai singoli stati perché sennò comandano davvero le multinazionali.
beh, ci puoi anche andare; ma il problema è che se quelli pagano poco i lavoratori, il livello si abbassa anche qui, oppure si resta disoccupati; sarebbe meglio essere tutti come i tedeschi, livellati in alto, e nessuno sposterebbe più le produzioni, perché tasse e retribuzioni sarebbero le stesse.si. però anche la slovacchia la vedrei bene come officina d'europa. gente in gamba eh.