Non capisci che la fede è come giocare al lotto.
Tu metti le tue credenziali che sono i numeri ma non sai se vincerai e sopratutto non sai né come e né quando.
Poi la fede diventa incrollabile quando giochi tutti i giorni.
Riesci a capire quanto labile sia il confine, si gioca sempre sul filo del possibile quasi assurdo, non sai se il passo dopo si spezzerà, ed è facile sconfinare nell'illusione in questa continua ricerca della realtà divina.
Perché? Perché il credente è fatto così, è un gran cocciuto e non disdegna di soffrire.