Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
dipende cosa guardi; penso anche io che la destra sia grossomodo più salda, perché di fatto alcuni temi - quelli europei e l'immigrazione - sono più demagogia che altro; l'elettorato di destra del centro-nord vuole tenersi i soldi, meno tasse, e liberarsi della "zavorra" del sud; far pagare ticket alti a chi va a curarsi nei loro ospedali, stabilire quote regionali per il pubblico impiego; non prima gli italiani, ma prima i veneti, i lombardi, ecc... a noi i posti, a loro la disoccupazione, come negli statuti delle regioni autonome; e, probabilmente, in prospettiva hanno anche la forza per imporre queste cose, almeno in misura rilevante;

destra e sinistra esistono, eccome, ma sono dietro una cortina fumogena che dipende da due cose:
a) lo stato ha attenuato a debito il conflitto di classe, e quindi la percezione degli interessi delle persone;
b) in Italia c'è una frattura trasversale tra una classe del lavoro, i produttori - che punta alla modernizzazione - ed una della rendita di posizione, che invece punta alla conservazione; nella prima trovi un elettorato di destra, ma anche di sinistra moderata, entrambi al centro-nord; nella seconda trovi l'elettorato 5S che chiede spesa pubblica, come ai tempi delle assunzioni facili nel parastato, cioè il mascheramento della disoccupazione, a debito, sulle spalle delle generazioni future; e poi quella destra autenticamente sovranista per calcolo, quella piccola impresa che campa su rendite di posizione e si sente minacciata dalla concorrenza UE, il commercio e i servizi nelle aree turistiche, le banche locali che hanno fatto finanza allegra per prestare ai loro soci di area, anche se sulla via del fallimento;

per il momento, questo elettorato è incompatibile con quello del PD, e forse può trovare qualche consonanza con i marginali di LeU, tipo Fassina-chi ?

il banco di prova di tutto sarà quando - tra qualche mese - tedeschi e francesi presenteranno il progetto di integrazione fiscale e finanziaria, che offre un paracadute doppio, ma costa un grande impegno; quello sarà il momento in cui tutti dovranno scoprire le carte, e anche quello in cui si rischiano circostanze pericolose, se gli eventi si allineano male.

Prendiamo ad esempio la questione immigrazione: c'è già la Lega a proporre chiusura e protezione dei confini. Oppure il RdC che non mi sembra tanto di destra e non a caso è stato proprio il Pd ad iniziare timidamente ad attuarlo col REI.
E comunque più che destra vs sinistra, forse lo scontro futuro sarà su come gestire il post-globalizzazione: quelli che auspicano il ritorno al vecchio capitalismo primario e quelli alla Grillo, che vedono il superamento del capitalismo speculativo grazie alla tecnologia e all'ambientalismo, cioè in sostanza conservatorismo contro nuovo progressismo.
Ma se gli elettorati si sono mescolati vuol dire che non c'è più una distinzione netta sulla base di visioni ideologiche, politiche, economiche contrapposte. La contrapposizione non è più fra padroni e operai, ma fra piccoli imprenditori e multinazionali e speculatori, fra lavoratori e immigrati, cioè fra vecchio e nuovo, perciò paradossalmente capita che magari l'operaio oggi condivida la visione del piccolo imprenditore. E' tutta una confusione insomma.
Vedremo come si aggiusta il M5S.