Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
le violenze casalinghe sono omesse da tutti, italiani e stranieri;
alcuni reati sono più tipici per alcuni gruppi di immigrati, e i dati vanno scorporati; per me è ovvio che se fai finire gli stranieri in ghetti già degradati di loro, ne aumenti la propensione al crimine; ma non è una fatalità quella concentrazione, quindi nemmeno puoi fare l'equazione più immigrati=più reati;

quanto ai condannati nazionali, se possibile, i magistrati hanno raccomandazione di comminare i domiciliari e le misure alternative, quando non ricorrano proprio circostanze evidentissime di pericolosità; e spesso sono di manica troppo larga;
lo fanno perché le carceri sono piene e coi domiciliari lo stato risparmia un sacco di soldi; oltre che per incentivare i detenuti alla buona condotta; pochi sanno, o si rendono conto dell'utilità preventiva delle legislazioni premiali per tenere un minimo di ordine negli istituti di pena.
Ma per forza, gli immigrati clandestini dove li metti agli arresti domiciliari? Non mi sembra un'argomentazione molto a favore della tesi discriminazione razziale, visto che il sovraffollamento delle carceri è molto aggravato dall'aumento dei detenuti immigrati, di cui, ricordiamo, la stragrande maggioranza sono irregolari.
Quindi, per me si può fare l'equazione +clandestini (e non immigrati, generico) = +criminalità, considerando che gli immigrati regolari che finiscono in carcere sono il 10% dei detenuti stranieri e solo il 3% del totale.
Continuate a confondere gli immigrati regolari con i clandestini e lo trovo molto scorretto e fazioso. E pure un po' razzista.