Originariamente Scritto da
axeUgene
certo che no, visto che sono tutte Sue consapevoli creature, predestinate a compiere quel piano;
se tu non avessi marinato la scuola quando si spiegavano la patristica e la scolastica, sapresti di che parlo;
queste sono tutte questioni correlate tra loro, perché:
a) la questione del libero arbitrio richiama quella della necessità degli accadimenti, primo fra tutti la Passione di Cristo, e quindi l'obbligatorietà di compierla;
b) a sua volta, la necessità della Passione, e la sua eventuale discutibilità in termini di libero arbitrio di non compierla, implica che un vero libero arbitrio in quel senso la renderebbe non indispensabile, e quindi non necessaria, accessoria;
c) questo, a sua volta, richiama il tema dell'intervento divino come Grazia, necessario alla salvezza, o, al contrario, surrogabile dalla sola ragione, e non in parte, dato che se anche in questo caso sarebbe comunque dirimente l'intervento divino, e non come dettato oggettivo, bensì come intervento sulla coscienza umana;
alla fine, Lutero, che non era un ateo, ha voluto fare ordine e ha dato un taglio a questa pretesa della libertà; ma non ha inteso certo la predestinazione come deresponsabilizzazione, perché ha detto al credente che, benché predestinato, egli poteva sperare di essere tra i salvati e cercare conferma di questo nel suo buon agire, con sentimento sincero di comunione con Dio; ma senza l'opportunismo delle buone opere intese come prezzo di un'indulgenza, che invece configuravano un sentimento ipocrita e immaturo;
per me, è evidente che questa posizione, a prescindere da cosa io possa credere o meno, è assolutamente più "forte" e convincente, anche per alcuni sviluppi effettivi cui ha dato avvio.