Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
no, hai capito al contrario; la statistica non è inesatta, ma semplicemente probabilistica anziché deterministica; ma per la sua funzione, quel margine di errore non inficia l'esattezza; se fai l'assicuratore, non ti interessa sapere chi avrà un incidente, ma ti serve una stima dei costi globali degli infortuni, che è "esatta" nella misura in cui funziona e ti garantisce un margine; analogamente, un tiro di artiglieria è esatto, nonostante si discosti modicamente dal centro, data la potenza, perché a quel punto la variabile che pesa di più è la rapidità con la quale si giunge a produrre l'effetto voluto;

riguardo alle assicurazioni: quelle di grandi dimensioni fanno calcoli sulla base dei cc.dd. "grandi numeri", per cui riescono a eliminare il rischio spalmandolo su una casistica quasi infinita. oltre a ciò, come dovresti sapere, c'è il fatto che il mercato delle assicurazioni è caratterizzato dalla presenza, sempre per ciò che riguarda i grandi numeri, di situazioni di oligopolio, che rendono più che sicuri i profitti delle grandi aziende assicurative. ovviamente il discorso non vale per le piccole compagnie, per le quali i calcoli statistici hanno si importanza, ma non sono efficaci più di tanto nell'eliminare i rischi insiti nel calcolo del premio e del suo rapporto con il numero dei sinistri risarcibili. ovviamente in un paese come il nostro, in cui ad esempio, l'assicurazione degli autoveicoli è obbligatoria, tale obbligatorietà costituisce un efficace "paracadute" contro i "colpi bassi" del mercato. ciò ovviamente non esclude che i calcoli statistici di per sé siano, in forma pura, del tutto opinabili in termini epistemologici e in assenza dei correttivi di cui ho già detto.

Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
come uno scrittore che ha messo in poesia un immaginario costruito sulla filosofia della Scolastica, il cui oggetto è la trascendenza; il fatto di parlare di qualcosa non è certo indizio del fatto che tu abbia esperienza di quella cosa; del resto, proprio in poesia e letteratura era ben nota anche nell'antichità - e poi molto apprezzata dai moderni - la potenza evocativa del "basso" rispetto all'"alto", indicibile, piuttosto che la retorica diretta dello "spirito"; pensa solo a Catullo...

su dante ovviamente i commenti si sprecano...qualcuno ha detto che ciò che egli racconta nel poema sia stato da lui effettivamente vissuto. ciò implicherebbe l'attingibilità del trascendente...quanto a catullo: ciò che domina nella sua poetica è l'intento di esaltare i sensi, i sentimenti e il "piacere" che si prova nel desiderio di soddisfarli. tuttavia il tentativo di esaltare la dimensione materiale non rende la sua poetica più nobile. sempre di pornografia si tratta.

Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
appunto, come in quasi ogni strategia; se devi andare in un posto, fai un calcolo prudenziale degli orari, la sveglia, l'arrivo in stazione, ecc... il tuo "successo" è arrivare in orario, ma potresti verosimilmente dire che la tua strategia non sia esatta perché sei in leggero anticipo e avresti potuto dormire un quarto d'ora in più; ma poi, prendendo il bus successivo, quello avrebbe potuto restare imbottigliato nel traffico dell'ora di punta delle scuole, e tu saresti arrivato in stazione con mezz'ora o più di ritardo; un risultato futuro è per definizione incerto, morte a parte.
se è incerto il futuro figurati il presente...