Carver è amore.
Carver è amore.
un po' di possibile, sennò soffoco.
G. Deleuze
Dimmi, Ruotolo, perché non leggi più?
bella domanda, non leggo più narrativa perché mi sembra di non aver tempo per i racconti di fantasia, ma leggo poco anche tutto il resto, non riesco a finire un libro iniziato mesi fa, diciamo che preferisco guardare le figure o leggere cose online, anzi la cosa che mi piace di più è chiacchierare con interlocutori virtuali o fisicamente presenti, questo per quanto riguarda il linguaggio e i suoi usi, poi ci sono tutte quelle cose che si possono fare senza parlare, cose abbastanza piacevoli e divertenti
Questa sera vorrei iniziare a leggere, Sassi tra le nuvole di Marco Zappa.
Becoming. La mia storia
di Michelle Obama
L’ho solo preso, devo finire alcuni libri prima di iniziare a leggerlo, ma sono curiosissima.
Con il Kindle ho riposto una fetta della mia vita: le ore passate incuriosita in libreria, il prestito dei libri agli amici e la discussione successiva, il dubbio su quali libri conservare e quali eliminare.
In cambio leggo numerosissime recensioni su Internet, compro libri in un click anche a mezzanotte se li voglio avere e leggere subito, non rischio di non trovarli. Però è un’attività sempre più solitaria…
E voi?
me too, stessa cosa e stesso effetto straniante, che nostalgia dei tempi di mel bookstore
vagare nel reparto dell'usato era uno dei miei passatempi preferiti "quando ero giovane", poi c'era anche il negozietto di dischi interno con una sezione usato pure lì, altra manna per un sincronicista come me (perché con libri e cd nuovi le traiettorie sono in gran parte prevedibili, mentre l'usato jungheggia molto di più, ne ho trovate di cose particolari tra quei quattro scaffali, ed era l'unico negozio di cd - ma anche libri, in fin dei conti - usati che frequentavo in pratica)
ero già in fase classica e ricordo di aver trovato e preso un discreto numero di rarità
ok ok qui si parla di libri, ma il discorso è lo stesso, praticamente poi era a un tiro di schioppo da dove lavoravo, quindi ogni tanto facevo una fuitina o arrivavo in ritardo in ufficio dopo una velocissima ricognizione, mentre almeno una domenica (o sabato?) al mese era dedicata a ricordi, messaggerie e feltrinelli (che però avevano spesso i venditori di libri africani pronti ad agganciarti appena uscito, non ero bravo a divincolarmi all'epoca, almeno però regalavano gli elefantini, ne ho un certo numero in casa)
Ultima modifica di ruotolo stons; 10-12-2018 alle 15:42
Io ho acquistato rarissimi libri usati, però frequentavo anche le fiere del libro, anche di quella d’arte a Bologna, andavo alle presentazioni dei libri, li acquistavo lì, mi facevo fare la dedica dagli autori (ne ho alcune preziosissime) e chiacchieravo con loro: un ricordo che non dimenticherò è il colloquio con Dario Fo con cui ci siamo trovati subito in sintonia. Con Erica Jong un po’ meno, ma è stata simpatica anche lei.
Ora che ci penso, non posso rinunciare a tutto questo, fa parte della mia vita, delle mie sfere d’interesse…
"La morte mi è vicina". Quando l'avrò terminato, l'opera omnia di Colin Dexter sarà completata. Peccato abbia esaurito i suoi romanzi. Probabilmente mi metterò a rileggere i primi.
semel in anno licet insanire, cotidie melius
Chiamami col tuo nome.
André Aciman
La storia di un sentimento sospeso nel tempo.
Scritto bene, la lettura è scorrevole e piacevole, lo consiglio
Ultima modifica di Escolzia; 24-12-2018 alle 12:48
Ho appena terminato Eleanor Oliphant sta benissimo. Una viaggio interiore doloroso e affascinante, il dramma della solitudine, la scoperta di una vita diversa, la capacità di fare pace con il proprio passato. Bello, profondo e toccante. Lo consiglio.
“Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]
Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .
Lo sto leggendo anch’io!
Tempo fa l’avevo abbandonato, annoiata dalla vita monocorde della protagonista, per la quale una depilazione dall’estetista è già un’avventura sconosciuta come qualsiasi occasione di socializzazione, sopportata con difficoltà. Però lei deve nascondere un vissuto tragico che appare in qualche istante inatteso e questo mi induce a non desistere.
A me ha affascinato proprio questo personaggio, così fuori dal mondo da considerare un'avventura, appunto, una seduta dall'estetista o anche solo parlare con qualcuno... Non voglio anticipare nulla per non farti perdere il gusto, ma merita davvero. La solitudine deve essere davvero una brutta bestia.
“Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]
Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .