Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
Ragazzi...ma chi è Cono? Sinceramente: Credete che il sottoscritto propugni qualcosa di inesistente? Che non sta nè in cielo nè in terra? Mi costringete continuamente a puntualizzare. A postare e mettere alla vostra attenzione quel che scrivono al riguardo personalità come Bauman (no dico....Bauman!!!) Galimberti, Recalcati, Risè, Cacciari, Bergoglio, Jung, Freud. Ma vi rendete conto quando parlate di muro di gomma?
eccezion fatta per Risé e Bergoglio, seppure con riserve, escludo che questi pensatori abbiano argomentato pensando alla nozione di famiglia che intendi tu;

Perché è scomparso il senso dell'etica? Prova a dare una risposta il breve e intensissimo saggio "Di nuovo soli" (Castelvecchi) di Zygmunt Bauman. Gesti come la strage di Corinaldo e le 'pietre d'inciampo' divelte a Roma, prima che essere criminali sono gesti stupidi, ovvero fatti da "menti ottenebrate", che hanno perso, appunto, il senso dell'etica. "Nel contesto attuale - spiega Bauman - c'è la tendenza generale a deregolamentare strutture una volta solide e durature". Al posto di lavoro fisso si sostituiscono posti precari. Essere liberi è diventato un principio guida. Sempre più spesso ci confrontiamo con bisogni della comunità "in qualità di contribuenti e non con un senso di responsabilità condivisa". Mentre sono i legami tra vita personale e vita pubblica quelli che rafforzano la morale.
non è un ragionamento errato, ma certamente non asseconda la tua idea dei carismi o il tuo modello di famiglia;
certamente Bauman non è per l'indissolubilità del matrimonio o per i "carismi" per nascita;

poi, visto che ti piace la Costituzione, ti faccio presente questo:
Art. 3
"Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza
distinzione di sesso
, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni
personali e sociali."

la dottrina dei carismi cui ti ispiri, laddove indica che il padre avrebbe il carisma della guida, delle regole e dei comportamenti, stabilendo attitudini specifiche, viola il principio evidenziato, di fatto attribuendo all'uomo l'attitudine al governo dei valori morali e sminuendo la dignità della donna; nessun incensamento alternativo della figura femminile sarebbe ammissibile, posta questa discriminazione;

ora, se un partito politico ponesse esplicitamente in programma la realizzazione di questo ordine, sarebbe immediatamente posto fuorilegge, poiché eversivo;
e l'idea è talmente criminale che se un governo, pure democraticamente in carica, si proponesse la realizzazione di quel programma, il cittadino sarebbe autorizzato a ribellarsi anche in armi, visto che si tratterebbe di un tentativo di eversione dei valori fondamentali; pensa te...

dallo stesso art. 3
"E’ compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che,
limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della
persona umana
e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica,
economica e sociale del Paese."

detto altrimenti, la persona umana si realizza nella libertà e nell'uguaglianza - non nei carismi e nel principio d'autorità;

ed è compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico - per esempio, la mancata indipendenza femminile (o di altri soggetti socialmente penalizzati) tramite l'istruzione e il lavoro - e sociale - circostanze, mentalità, ecc...che pongono la donna (o altri soggetti penalizzati)in posizione subalterna o ancillare;

a parte questo, il vero problema del tuo punto di vista è quello di essere dominato dalla paura e dalla diffidenza, più che dalla speranza; una circostanza fallimentare, regressiva; non per mio giudizio, ma perché mai ha funzionato nella storia umana;

tutte le generazioni, da anziane, esprimono in qualche modo, oltre alla lagnanza sui nuovi costumi e sulla presunta "decadenza morale", deriva, degrado, un "ritorno" ai costumi antichi, mai verificatosi;
quegli stessi costumi che una generazione definisce degradati, sono in seguito presi a modello virtuoso dalle successive, che ripetono l'esercizio dei predecessori; già questo dovrebbe far riflettere;
l'idea di autorità paterna che piace a te è finita definitivamente col secolo scorso, che è stato il secolo della donna, a causa di tante circostanze; una fra tante, l'atomica; l'esistenza di un'arma tecnologica e definitiva, sebbene non abbia eliminato le guerre convenzionali, ha reso definitivamente obsolescente il modello di autorità maschile cui ti riferisci, fondato sulla forza fisica della persona; poi ci hanno pensato la Meir, la Thatcher e altre a scardinare il teorema.