Ma, malta bastarda, la grazia qual è? Il sacrificio di Cristo o la fede? E' il sacrificio di Cristo! Quello è il dono! La fede in quel sacrifico, con opere corrispondenti, consente di salvarsi. Per questo nessuno può vantarsi di nulla, perché né fede né buone opere sarebbero bastevoli alla salvezza, senza quei sacrifici. Questo non l'ho deciso io, ma Dio.
Che poi l'interpretazione tua e di altri sia errata è anche data dalla logica: ti pare che Dio avrebbe enunciato nei suoi scritti affermazioni incompatibili tra loro per permettere ai teologi di cancellare alcune affermazioni per salvarne altre? Tu e altri volete presentare un Dio coglione e quindi indegno di essere creduto. Questa è la verità.
I testi sacri, interpretati correttamente, non consentono di parlare né di servo arbitrio né di predeterminazione, tranne il caso degli inviati di Dio e limitatamente alla loro missione.