Ohhhhhhh finalmeeeenteee!!! Ti ringrazio Dark. Il punto è questo. Credevo fosse chiaro ma (sicuramente per colpa mia, che non riesco a spiegarmi bene) bisogna ritornarci sopra:
Come dicevo a Nahui, non ci deve ASSOLUTAMENTE essere un metodo educativo paterno. Non ci deve ASSOLUTAMENTE essere un metodo educativo materno ma, come hai ben sottolineato te, un metodo educativo CONDIVISO.
Nel caso venga a mancare un accordo, fra Madre e Padre sulle linee-guida, è assolutamente da evitare che il conflitto sia manifesto davanti ai Figli. Del tipo (sull'ora di rientro):
"Mah...fa un po' come ti pare" (Madre)
"Eh no....devi rientrare massimo alle 3" (Padre). O viceversa, chiaro.
Il conflitto evidente e reiterato dei Genitori, su varie tematiche, produce ferite visibili e invisibili nella psiche dei Figli. Rendendoli insicuri e disorientati.
C'è bisogno, in tutta umiltà, che Moglie e Marito si prendano del tempo insieme. Sì da trovare soluzioni, accordi, patti, compromessi, Darkina. In modo da presentarsi con una linea univoca di fronte a loro. E non si tratta di fare a braccio di ferro, di voler prevalere sull'altro a tutti i costi, no! Si tratta di individuare con umiltà (senza umiltà, nei rapporti fra coniugi non si combina un bel niente) qual è il Bene dei Figli. Cosa è meglio per loro.







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