Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
Relativamente poco?!?! Dio mio Axe: Allora presumi di saperne più di un Freud...più di uno Jung.
a parte il fatto che la psicanalisi non è una disciplina scientifica, ma questo potresti anche non saperlo, senza che la cosa sia particolarmente vergognosa;

il raccapriccio sorge dall'auto reclusione nell'ignoranza che si manifesta in questa soggezione al nome autorevole; se tu ragionassi con la tua testa, ti renderesti conto che anche tu stesso ne sai più di Freud o Jung, dato che in mezzo è trascorso un secolo di cose rilevanti:
quelli giudicavano un sistema di relazioni umane e sociali in cui non c'era televisione, internet, classi miste, modelli famigliari diversi; è ovvio che le loro categorie di interazione fossero modulate sulle figure dell'epoca di padre, madre, ecc...
ma tutta la psicologia clinica - quella scientifica - concorda sul fatto che quelle teorie spiegano o possono spiegare solo in quel determinato ambiente culturale di osservazione, e che se ipotizzi un complesso di Edipo o un archetipo in una famiglia cinese o indiana ha poche probabilità di spiegare certi comportamenti;

E' determinante, è fondamentale la relazione che abbiamo da piccoli con nostro Padre e con nostra Madre. Ciò che siamo oggi è dipeso in larga parte dal tipo di rapporto e di relazione che abbiamo avuto (o non abbiamo avuto) con loro.
Per favore, dài.
è certamente determinante per moltissimi aspetti, mai scritto il contrario; ma la cosa oggi si ripercuote con un peso maggiore dell'aspetto affettivo rispetto a quello dei ruoli sociali riconducibili al maschile e femminile, per il semplice fatto che la maggior parte dei modelli cui si viene esposti provengono da fonti diverse dalla famiglia, sin da bambini piccolissimi;
le tue figlie e figli, un secolo fa avrebbero conosciuto di persona solo donne come la loro madre;
oggi, probabilmente conoscono solo lei o quasi, mentre tutte la altre lavorano, e quelle che vedono in tv, nei film, su internet, di cui leggono sui giornali, stabiliscono un modello di "normalità" e ruolo molto diverso, con le conseguenti aspettative, identificazioni.