Stoner
Ho letto finora 40 pagine (versione in inglese). Riguarda un non eroe, che decide una volta laureato di continuare la comoda vita da studente, come professore universitario, invece di prendere le redini dell'attività del padre; e che rinuncia ad arruolarsi allo scoppio della prima guerra mondiale malgrado i sicuri riconoscimenti anche professionali al suo ritorno. E la scrittura di Williams si adagia alla natura del suo personaggio, con rare aggettivazioni ricercate e fluidità di lettura. Vediamo il resto.
Omero nel Baltico, di Felice Vinci, quinta e ultima edizione, copia autografata dall'autore, ma non è mia.
Le vicende omeriche avrebbero avuto come scenario gli ampi spazi del nord Europa, dalle coste baltiche fino al circolo polare artico, e come protagonisti popoli iperborei che in seguito, a causa dell'irrigidimento climatico, sarebbero scesi nell'area mediterranea chiamando i luoghi trovati coi nomi a cui erano abituati. Gli elementi a favore di questa tesi vanno da una molto migliore rispondenza alle descrizioni omeriche, in senso sia geografico che fenomenologico, alla comparazione con leggende affini, nordiche ma non solo, e infine alla toponomastica.
Una tesi in realtà niente affatto nuova; la pagina dei ringraziamenti è piuttosto scarna, e per sua stessa ammissione l'autore ha citato solo i contributi principali. Forse il suo solo merito è stato quello di raccogliere tutte le fonti che da Plutarco ai giorni nostri suggeriscono tale collocazione. Ma l'ingegner Vinci non è uno stupido, conosce i suoi limiti e lascia agli esperti l'onere di approfondire alcune sue congetture; comunque sia sa scrivere bene e dimostra dimestichezza col norreno, oltre che col greco antico.
Stoner si sposa. Ha conosciuto una ragazza e ha avuto il coraggio di chiederle la mano. I genitori di lei sono perplessi considerate le origini modeste del futuro genero. Ma loro resistono. Vi tengo informati.
Dico questo poi mi taccio. Stoner e la consorte arrivano al matrimonio vergini entrambi. Roba seria. Sul libro posso dire che non è nulla di che, dopo 80 pagine. E' stato scritto nei primi anni 60 e ambientato durante la prima guerra mondiale, ma quello che traspare è un conformismo irreale per quegli anni.
The curious incident of the dog in the night-time di M. Haddon
M'intriga.
Salve a tutti, attualmente sto leggendo due libri:
"Il viaggiatore del tempo" Di Ray Bradbury e "l'Altra faccia dell'Universo" di Luca Amendola.
Come LadyHawke, inizio tra pochi giorni a leggere Bradbury, avevamo un mini-mini-gruppo di lettura nella Valle (praticamente eravamo io e Lady), sto finendo "La politica del sesso" Di Kate Millet e ritirerò in biblioteca "Il varietà è morto " di Enrico Vaime
Bella la cosa del gruppo di lettura.Mi sa che avevamo provato a farla anche qui tempo fa. Se volete riproporla qui sopra ben volentieri!
“Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]
Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .