no. allora. tra contratto e matrimonio corre una differenza non soltanto sul piano "definitorio" a livello di dottrina e di legislatore. c'è una immensa differenza sul piano dei valori che l'ordinamento tutela con l'uno e con l'altro istituto.
innanzitutto il matrimonio è inserito direttamente in costituzione, sebbene in modo approssimativo. in secondo luogo il matrimonio è un rapporto tra persone che dovrebbe fondare quell'altro tipo di rapporto che è la "famiglia", che come ti dicevo è il fondamento dell'entità statale insime a quelle altre istituzioni che sono ad esempio le parti sociali, la scuola, la sanità, la giustizia, le forze dell'ordine ecc.
il matrimonio non è il contratto mettiamo di "compravendita". forse lo era al tempo dell'impero, non oggi.
si. però ancora non mi hai spiegato perché, quando due persone vogliono creare un qualche legame reciproco debbano sottostare al beneplacito del pubblico ufficiale che consente e sanziona il vincolo. e perché poi il dato vada inserito nei registri di stato civile, insieme ad altri adempimenti "burocratici" che si rendono necessari affinchè il vincolo sia valido per la legge e quindi per lo stato che "pone" la necessità di quegli adempimenti.
far decadere per usura la prassi del divorzio, serve a consentire che il matrimonio "tradizionale" sia percepito dall'uomo comune come un qualcosa di "superato". un pochino come, sempre i comunisti, fecero quando investirono la propria forza elettorale nel loro concetto di "emancipazione femminile".
due persone si sposano non perché affettivamente legate l'uno all'altra ma perché il padrino politico "comunista" glielo ha prescritto ai fini dell'accesso ad alcuni vantaggi, come un bel "posto di lavoro", ad esempio.
si. ma infatti quando due persone non sposate "civilmente" convivono e mettono al mondo dei figli, hanno gli stessi doveri nell'educare la prole che avrebbero se formalmente fossero sposate. appunto...la politica interviene quando ti dice: se eserciti il diritto al matrimonio e conseguentemente il diritto alla separazione, poi dato che hai espresso un orientamento "comunista" e libertario, favorendo la diffusività di una certa "percezione" del vincolo dal parte dell'uomo comune, allora avrai il tuo tornaconto.
ma io penso che ognuno "giudica" come gli pare. poi ti rinvio a quanto ho scritto un po' più su.
per gli eversori mi risulta che negli anni del terrorismo vi fosse un regime carcerario "privilegiato". questo se permetti lo trovo molto più "democratico" che l'uccisione dell'oppositore. personalmente vedo quel periodo come "abbastanza" libertario, con la dc al centro e a destra e sinistra rispettivamente fascisti e comunisti a garantire l'ordine nei casi estremi.
non è libertà assoluta, la democrazia italiana. è libertà "mediata" dalla necessità di conoscere i principi su cui quella stessa libertà si fonda. il concetto di libertà diventa arbitrio e viene a essere pericoloso quando è messo in atto senza "rispetto delle regole" su cui quella stessa libertà si fonda.
si. apprezzo tanto il dono della sintesi.
chi era la maggioranza? chi fu bastonato?
no. allora quando stella parlava di casta, secondo me non aveva ben capito che la predetta "casta" è ancora adesso composta da quei fottutissimi figli di papà che, pur essendo "figli della madonna" cioè dei "bastardi", in altre circostanze, si arrogano il diritto di avere la strada "spianata" per diventare avvocati, filosofi, professori, giornalisti ecc. senza aver né le capacità personali per fare ciò, né la volontà di mettersi in discussione. questa è la casta. e la casta mi disgusta...dimmi tu se questa è democrazia...un po' come nell'edilizia c.d. "popolare".
non credo. l'area grigia è risucchiata verso il basso dalle ingiustizie perpetrate a suo danno dai fottuti bastardi che hanno avuto un antenato magari ucciso in guerra. insomma sta gente "specula" sui morti...
questa è la fiaba, il sogno "americano". la realtà è che l'italia quanto a mobilità sociale è simile all'india della caste. con la differenza che la casta italiana trova legittimazione non in un ordine spirituale superiore, e precedente all'individuo, ma sul sangue dei propri morti. morti peraltro invano, perché come sai germania e olanda ci tengono in spregio peggio che i marocchini...poi nei "cessi" ci mangi tu...