
Originariamente Scritto da
axeUgene

e grazie, ci mancherebbe pure che un ente che si atteggia ad autorità dogmatica non rivendichi l'obbedienza ! posto che nel CVII°, sebbene in modo ambiguo, si postula il primato della coscienza;
ma è proprio questo il punto che fa a pugni con gli errori confessi del passato, e quindi la possibilità di quelli attuali, ai quali si chiede comunque di obbedire:
così, una donna cattolica che conviva e ricorra alla contraccezione disobbedisce e commette
peccato mortale; ma è convinta di essere nel giusto lei, e che la Chiesa un giorno cambierà posizione, operando quello
scisma silenzioso che nella maggior parte delle persone meno motivate finisce proprio col disertare il Magistero tout-court;
a te, in fondo, non importa un fico secco, perché hai la gratificazione psicologica personale di sentirti zelante e amato dall'autorità per questo, che è quello che cerchi in questa militanza;
ma il tuo - onesto in verità - contributo, è un gran danno per la Chiesa, un po' come quello dei bambini che denunciano i genitori credendo di trovarsi in un gioco: i vescovi e il papa fanno i salti mortali per rimuovere il tema dell'obbedienza - come quello dei carismi e tanto altro di controverso - dall'attenzione dei fedeli, per non allontanarli, e arrivi tu a rovinare tutto, per il desiderio di primeggiare tra gli zelanti: [I]signora maestra io lo so, io lo so ! [I]
io ho difficoltà a spiegare con argomenti "hard", logici e filosofici, la sostanziale natura dogmatica e autoritaria della Chiesa, il fatto che il Magistero scritto conti di più del pretino di base, che magari mostra atteggiamenti di apertura;
poi arrivi tu in soccorso, col tuo candido zelo, e metti i puntini sulle "i", dandomi ragione, rammentando a chi pensa di poter fare come si sente in coscienza, che no, le regole del club sono quelle che dici tu; ed è perfettamente vero.