la storia sono opinioni axe. niente altro. i documenti...i documenti vanno interpretati e sai benissimo che il giudizio di valore sui fatti storici è qualcosa che non può essere obliterato. tu pensi davvero che gli storici di livello accademico siano "centinaia di milioni". vuol dire che non conosci la realtà delle cose. occorrono decenni di lavoro su quelli che tu chiami "documenti" e nella gran parte dei casi i documenti non dicono niente oppure dicono qualcosa che si presta ad essere valutata e interpretata secondo il modo di pensare dello storico di turno. esistono opere di storiografia che partono da destra; altre che partono da sinistra. non è che tutti gli storici la vedano in un certo modo...insomma axe...
spiegare molto a chi? ovviamente a coloro che già erano in qualche modo abituati a leggere la storia da certe prospettive...hai letto 1984 di orwell?
non so. ma l'accesso ai documenti era davvero per pochi axe. sia da parte dello scrittore di storia sia da parte del pubblico dei lettori...abbi pazienza...
non c'erano le documentazioni, c'era il sentito dire...erano altri tempi axe. dovresti saperlo...
le conferme se le dà lo storico di turno, secondo i propri convincimenti, il proprio vissuto ecc. me ne accorgo quando studio legge e soprattutto il modo di funzionamento della giurisdizione...
si. e questo che vuol dire, che la storia non è racconto ma scienza esatta?
che i fatti siano fatti credo nessuno lo contesti. però dai fatti ad esempio alle "intenzioni" di chi ha realizzato quei fatti ce ne passa, e questo come tante altre cose nella storiografia credo dipenda dal soggetto...cioè lo storico di turno...
ma io non pretendo che uno storico sia credibile per il suo pubblico. deve essere credibile per la comunità scientifica. allora si.
e questo è un delirio totale che non mi lascia niente da dire...