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@ Axe.
Ma qui la Chiesa non discute solo da 500 anni, ma da 2000 anni.
Capisco, tu vuoi dire che la Chiesa si è posta su un piano superiore
perchè dice che lo Spirito Santo la ispira, e quindi ciò che era valido 2000 anni fa
dovrebbe andar bene anche ora, no?
Ma ti ricordi tu che un tempo si parlava sempre di Cristo come capro espiatorio
e ora come agnello di Dio? Ci sono interpretazioni e scuole teologiche varie, no?
Qua non si tratta solo di dire ai fedeli, trombate quanto volete perchè non è pec-
cato, o evitate la sofferenza, ecc, ecc. E certo che va evitata la sofferenza,
Gesù mica è venuto ad acciaccarci per purificarci, ma è venuto a guarirci.
La Chiesa si evolve, è come un embrione che cresce nel ventre materno,
Gesù ha predicato, in conformità con l'AT di cui, come si sa, non ha cambiato uno
iod, si è scagliato contro i mercanti e gli scribi e i farisei ipocriti ( anche lui era un fariseo),
ma non ha cambiato uno iod della legge. Il resto ha voluto lo facessimo noi, ed ecco che
Tertulliano ha studiato, i grandi Padri Cappàdoci ( Gregorio di Nazianzo, Gregorio di Nissa,
e Basilio)
hanno dato il loro contributo, Agostino anche, San Girolamo e abbiamo la scritturisti-
ca e la patristica, tutti hanno dato il loro contributo per risolvere questo grande mistero, e cioè
la teologia nuova che si era affacciata al mondo.
Non è che i successori di Pietro si siano sbagliati, è che cambiano i tempi e con essi anche la
Chiesa. Le persone più colte comprendono, gli analfabeti ubbidiscono al papa e non discutono.
Il rapporto di Gesù di Nazaret con lo Spirito, per cui egli è costituito Cristo appare nelle fonti
scritturistiche e patristiche un aspetto distinto da quello della sua unità personale con il
Verbo. I Padri che sono testimoni della profonda unità tra "assunzione "della carne umana da
parte del Verbo e della "unzione " di questa stessa carne da parte dello Spirito, non confondo-
no le due prospettive, anche se talora è avvenuto che per ragioni antieretiche si è andato
operando un certo slittamento tendente a ricondurre l'unzione all'unione ipostatica la quale appa-
re allora unica ragione della divinizzazione dell'umanità di Gesù e della inclusione e divinizzazione,
in Lui, di tutta la umanità. Al di là però dei contesti antieretici, però, specie nei commenti biblici,
predomina l' idea che la singolare e unica concentrazione dello Spirito in Gesù, assolve una funzione
soteriologica universale.
La unzione è infatti posta in riferimento alla nostra partecipazione, cioè al
nostro ricevere lo Spirito. Per il pensiero patristico Gesù è ripieno di grazia e di Spirito Santo, ed è
costituito fonte di santificazione, Nuovo Adamo, Primogenito della nuova umanità.
Fonti consultate: Kasper, Ratzinger, von Balthasar, Ireneo, Giustino, Agostino, Clemente Alessandrino.
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