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Molto meglio di Wikipedia i testi che trattano l' "Anatta" (ovvero NON Atman, NON se') sono i seguenti:
Citi un'infinita bibliografia senza dire nulla o quasi. Veramente assurdo il tuo modo di procedere. Pensi davvero che io o qualcun altro forumista leggerà tutti i libri da te citati? Per scoprire cosa?
Io, invece, ti farò qualche citazione comprensibile da testi buddhisti.

Come un maestro fa [prima] leggere l’alfabeto ai suoi scolari, così Buddha insegnò ai suoi discepoli le dottrine che erano in grado di assimilare.
Ad alcuni insegnò dottrine per scoraggiare la negatività, ad altri dottrine per acquistare merito, ad altri ancora dottrine basate sulla dualità.
Ad alcuni insegnò dottrine basate sulla non dualità, ad altri insegnò ciò che è profondo e fa paura ai timorosi, e che ha una essenza di vuoto e compassione, i mezzi per conseguire l’illuminazione [più alta]. (La preziosa ghirlanda 394-396)

Quelli che credono nell’esistenza sono stupidi come il bestiame, ma quelli che credono nella non esistenza sono ancora più stupidi. “Il prezioso ornamento di liberazione” (Saraha) (cap. 17)

Colui che conosce le sue precedenti dimore, che contempla cielo e inferno, che è pervenuto alla estinzione delle nascite, che ha conseguito superiore conoscenza, che ha interamente compiuto ogni compimento, costui io chiamo brahmana. (Dhammapada 423)

Il discepolo compiuto, che ha acquistato la sicurezza [di non decadere], giunto alla sublime conoscenza, contempla la fine del nascere; questo Saggio, io dico, portatore dell’ultimo suo corpo, abbandonato l’orgoglio, procede di là da vecchiaia [e da morte]. (Itivuttaka 46)

(Egli) rivolge (la mente) all’intelligenza del trapassare e del risorgere degli esseri. Egli, col divino occhio rischiarato, vede gli esseri divini e umani trapassanti e sorgenti in basso, in alto, belli, brutti, felici, infelici, e come secondo le opere gli esseri riappaiono realizza. (Samañña Phala Sutta 95)

Anch’io non comprendo alcune dottrine esposte dall’asceta Gotama: “Eterno è il mondo, non eterno il mondo. Finito è il mondo. Infinito il mondo. Tale la vita, tale il corpo. Altra la vita, altro il corpo. Esiste il Compiuto dopo la morte. Non esiste il Compiuto dopo la morte. Esiste e non esiste il Compiuto dopo la morte. Non esiste e non non esiste il Compiuto dopo la morte.” (Potthapada Sutta 32)

E perché, o Potthapada, queste dottrine da me esposte non sono chiaramente comprese? Esse sono, o Potthapada, non profittevoli, non connesse colla Dottrina, non appartenenti allo stato di purezza, non menanti al disgusto, non all’impassibilità, non alla cessazione, non alla calma, non al sapere, non all’illuminazione, non all’estinzione. Perciò queste dottrine da me esposte, da te non sono chiaramente comprese.
E qual è, o Potthapada, una dottrina da me esposta chiaramente compresa? Questo è il dolore. Questa è, o Potthapada, una dottrina da me esposta chiaramente compresa. Questa è l’origine del dolore. Questa è, o Potthapada, una dottrina da me esposta chiaramente compresa. Questa è la fine del dolore. Questa è, o Potthapada, una dottrina da me esposta chiaramente compresa. Questa è la via che mena alla fine del dolore. Questa è, o Potthapada, una dottrina da me esposta chiaramente compresa. E perché, o Potthapada, queste dottrine da me esposte sono chiaramente comprese? Esse, o Potthapada, sono profittevoli, connesse colla Dottrina, appartenenti alla condizione di purezza, menanti al disgusto, all’impassibilità, alla cessazione, alla calma, al sapere, all’illuminazione, all’estinzione. Perciò queste dottrine da me esposte sono chiaramente comprese. (Potthapada Sutta 33)


Cos'è che si estingue? Il corpo, l'anima, lo spirito? Ciò che si deve estinguere è il senso dell'io e del mio. Questo porta all'estinzione del dolore dovuto al desiderio. Questa è la dottrina buddhista. Il distacco dal frutto delle azioni, che pure hanno conseguenze. Se, però, si vede il mondo materiale come illusorio, anche le conseguenze delle azioni sono illusorie… Questo insegna il Buddha.