Originariamente Scritto da
restodelcarlino
Scusate se mi ripresento alla ribalta. Seguo sempre, dalle quinte, anzi, meglio, dal loggione senza intervenire : oltre alla mia incompetenza, il mio punto di vista (già espresso) mi pone su un piano/dimensione differente. "Differente", senza giudizio di merito. Ma una domanda, leggendo quanto quotato,devo proprio farla. Quindi, scuse bis. Al sodo:
"
Dio (entità suprema, creatrice, eterna, "perfettissima" da catechismo)
extraumano (pleonasma, quindi) che
ama (quindi ,desidera, brama...o quale che sia il significato da dare a questo verbo che significa tutto e niente, e di consguenza, essendo "Dio", ottiene ed ha)
anche (quindi, in più di quello che é)
umano (un niente nell'infinità e la complessità dell'universo)" che senso logico ha?Un "Tutto" che desidera un "di più"....Quindi, non é "Tutto", se gli manca il qualcosina oggetto del desiderio...Ed "Onnipotente" (se la parola significa "che tutto puo' ") che ha le voglie insoddisfatte (ama qualcosa)? Dice..." ma no, amore non é volere, é affettivo". Peggio mi sento...si casca nell'affetto che é...."bisogno" (in un certo senso)...quindi, peggio che andar di notte. Per terminare con l'oggetto del desiderio (....insoddisfatto): un niente o poco più. Certo, la mente del Creatore é impossibile da comprendere. D'accordo. Ma mi sembra che il concetto quotato sia piuttosto "blasfemo". Vabbé, come non detto. Scuse tris.