Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
perché ? il participio è presente, non futuro;

ma nemmeno per idea; la maggior parte delle persone spera; ma abbiamo tutti l'esperienza di essere non ancora nati, ed evidentemente chiunque pensi alla morte ha perfettamente la percezione ineluttabile che quella è la condizione, pacifica, di assenza di sofferenza, ma anche della stessa psiche, o anima, se preferisci;

ma il punto che ho sollevato è un altro: il premio, il differimento, il dopo, la remunerazione, sono una tipica manifestazione pagana; la psicologia è la stessa di quelli che sacrificavano l'animale per ingraziarsi, che so, il dio della pioggia;

rieditare questo meccanismo in un sistema monoteista, dove il sacrificio lo fai ora vivendo, e la pioggia verrà dopo morti, non cambia la psicologia, né la manipolabilità del credente; per inciso, ha sempre fatto comodo dire agli umili: soffrite qui e ora, state al vostro posto, ché da morti verrà il premio...

ripeto, per chi crede, questa idea non crea "cittadini" di un Regno di Dio, liberi e convinti, ma sudditi, intimoriti dal castigo e desiderosi del premio, ma incapaci di farsi autenticamente parte di quella Volontà divina; è un rattrappimento emotivo, la paura del bambino che non vuole mai togliere le rotelle e i braccioli e racconta a se stesso e agli amichetti che sa andare in bici o nuotare, salvo poi trovarsi in compagnia e soffrire per l'impossibilità di condividere;

così, tante regole eteronome, magisteri vari, dottrine, funzionano da rotelle e braccioli; chi sa nuotare, nuota; non dice a chi nuota senza che dovrebbe mettere i braccioli, perché questo denuncia esattamente l'inesperienza del nuoto.
Non ho capito: Te pensi che dopo questa vita altro non ci sia? Che Dio non esista? E che dunque nè Cristo è risorto, nè ci aspetti una vita ultraterrena?