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Discussione: La varietà del Cristianesimo antico

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  1. #7
    Opinionista L'avatar di crepuscolo
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    Perdite e guadagni

    Poi, come colpo di grazia, la parte vittoriosa riscrisse la storia della controversia, facendo vedere che dopo tutto non c'era stato un grande conflitto ed affermando che le proprie opinioni erano sempre state quelle della maggior parte dei cristiani, fin dal tempo di Gesù e dei suoi apostoli, e ribadendo che la propria interpretazione di fatto era sempre stata "ortodossa" ( letteralmente di "fede retta") e gli avversari, con i loro testi scritturali "diversi", avevano sempre rappresentato poche scheggie impazzite dedite ad ingannare la gente per spingerla all'eresia ( parola che letteralmente significa "scelta": un eretico è qualcuno che sceglie volontariamente di non credere nelle cose giuste).
    Ciò che il Cristianesimo guadagnò alla fine di questi conflitti antichi fu la convinzione di essere nel giusto e di esserci sempre stato.
    Ne guadagnò anche un credo, a tutt'oggi recitato dai cristiani, che affermava le credenze giuste in contrasto con quelle eretiche e sbagliate; di conseguenza ne guadagno una teologia, che affermava tra l'altro che Cristo è allo stesso tempo pienamente uomo e pienamente umano, e una dottrina della trinità per cui Dio consiste in tre persone ( Padre, Figlio e Spirito Santo) distinte di numero ma uguali nell'essenza.
    Inoltre guadagnò una gerarchia di capi ecclesiastici in grado di mantenere viva la chiesa e sorvegliare l'aderenza alla fede ed alla pratica corretta; e soprattutto guadagnò un canone di Scritture, il Nuovo Testamento, fatto di 27 libri che sostenevano gli ideali ecclesiastici dei capi spirituali e la loro interpretazione della dottrina, dell'etica e del culto.
    Ovviamente questi guadagni sono importanti e noti a tutti; meno note sono le perdite avvenute quando questi conflitti giunsero alla fine.
    E' sorprendente che per secoli ogni studioso del primo Cristianesimo,abbia senz'altro accettato la versione dei vincitori ortodossi del conflitto, vi fu però un cambio significativo quando nel XIX secolo alcuni studiosi iniziarono a mettere in dubbio l'oggettività di alcuni scrittori come l'ortodosso Eusebio (IV secolo), il cosiddetto "padre della storiografia ecclesiastica", che ci ha lasciato il più antico resoconto del conflitto. Questa indagine preliminare sull'esattezza di Eusebio si tradusse in un attacco serrato contro la sua personalità quando alcuni studiosi del XX secolo iniziarono a sottoporre la sua opera ad una critica ideologica che ne denunciava i pregiudizi ed il loro ruolo nell'esposizione dei fatti.
    La nuova valutazione di Eusebio fu in parte dovuta alla scoperta di nuovi libri antichi, riportati alla luce dalle ricerche mirate di archeologi esperti ma anche alle scoperte casuali di alcuni beduini; tra questi libri c'erano ad esempio altri Vangeli che affermavano anch'essi di essere stati scritti da apostoli.
    Ultima modifica di crepuscolo; 03-09-2019 alle 15:00

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