Nella prima frase del Vangelo di S. Giovanni la parola greca “archè” è stata tradotta con “In principio” e si può dire che ha questo significato, ma comprende pure altre interpretazioni valide, ben più significative, dell’idea che S. Giovanni voleva indicare. Questa parola significa: condizione elementare, sorgente principale, primo inizio, materia primordiale.
Vi fu un tempo in cui la scienza insisteva sull’immutabilità degli elementi, cioè che un atomo di ferro era sempre stato atomo di ferro da quando la terra esiste e che tale sarebbe rimasto fino alla fine dei tempi. Ci si beffava degli alchimisti, che erano considerati dei sognatori dall’immaginazione fantasiosa, o dei pazzi; ma da quando il prof. J. J. Thomson ha scoperto l’elettrone, la teoria della materia non può più difendersi a lungo. Il principio della radioattività ha più tardi vendicato gli alchimisti. La scienza e la Bibbia si accordano nel loro insegnamento che tutto quanto esiste proviene da una sola sostanza omogenea.
È il principio fondamentale che Giovanni definì “archè” materia primordiale. Il dizionario definisce l’archeologia come la scienza dell’origine (archè) delle cose. I Massoni designano Dio come il Grande Architetto, perché la parola greca “tektos” significa costruttore, e Dio è il costruttore supremo (tektos) di archè – la materia vergine primordiale, sorgente principale di ogni cosa.