no. allora quello che volevo dire è che un "sessismo" che si basi solo sulla apparenza, cioè dica che le donne sono inferiori solo perché "donne", sarebbe certo cattivo e sbagliato. il sessismo "buono" è quello che ravvede nelle donne alcune capacità che agli uomini "mancano", ad esempio la qualità che consente di "capire" le necessità dei figli, ad esempio. poi non è che sto dicendo che le donne dovrebbero stare a casa e fare figli. è che, per quanta poca sia la mia "esperienza", credo che tendenzialmente è "questo" il contributo che le donne potrebbero dare al bene comune, che in definitiva è "la prosperità" del paese.
dicevo solo che il prete, in quanto "buon conoscitore" dei "tipi umani", potrebbe certo indicare alle donne la strada migliore da intraprendere. se non il prete, allora le strutture pubbliche, non so quali al momento, ma per esempio quelli che una volta erano i consultori, ad esempio.
no, guarda. credo, per come la metti tu, che sia un problema "strutturale". cioè mi verrebbe da dire, anche leggendo il testo della canzone di vega, che "la famiglia", che già la ginzburg contestava nei suoi scritti, abbia perso un po' della rilevanza che aveva nel passato, e questo perché penso che quei conflitti, quel tipo di violenza nel corpo sociale, che la famiglia come istituzione tendeva a sedare, è ormai sostituito da strumenti di controllo più pervasivi e discreti. ovviamente c'entrano, a mio parere, moltissimo i media e come vengono utilizzati dalle istituzioni. la "rivoluzione berlusconiana" è stata anche questo. poi mi pare che ci siano un po' di soldi in più nelle tasche della gente, la quale per la maggior parte è disoccupata, specialmente i giovani. non ho capito 'sti soldi da dove arrivino ma se tanto mi dà tanto arrivano dalla politica, che trova il "posto" per il giovane laureato ma ovviamente esige "prestazioni" di varia natura, perché quello che è rimasto a livello di idee è "poco". e poco mi pare essere il senso morale.
guarda io non voglio in alcun modo atteggiarmi a spartano o "virile". che tu ci creda o no, le esigenze femminili mi sono abbastanza note e direi che i "tipi femminili" sono anche essi abbastanza noti. il problema è che la donna all'università è piuttosto fatta in modo da "chiedere" anzi "pretendere" attenzioni che a volte non le vengono "garantite", perché ovviamente vanno oltre certi limiti che, sulla base del sentire comune, non possono "essere superati". a meno che le donne in questione non abbiano "tergo" chi quelle attenzioni gliele "garantisce", ovviamente pagando. ti dico: non vorrei dirti questo tipo di cose. sono cose che fanno male anche a me. ma insomma la situazione mi pare "abbastanza" chiara. poi non so. davvero dimmi tu come la pensi...
dalle. allora sugli ospedali vorrei tralasciare perché ovviamente i "medici" veri sono più rari degli avvocati "veri". e se si dovesse andar dietro ai titoli, allora credo che in italia non avremmo una buona sanità. anzi non ne avremmo proprio, sanità. poi, se tanto mi dà tanto, il reddito di cittadinanza, se c'è, vuol dire che col "do ut des" i soldi o cmq le prestazioni in natura si trovano. se no non sarebbe legge. altro non so.