Citazione Originariamente Scritto da Vega Visualizza Messaggio


Io non so a che modo antiquato, ed in modo implicito ad un modo nuovo, fai riferimento. Ad oggi nemmeno i pensieri spirituali di Rubbia o della Giannotti, cari a Cono, entrano in un libro di fisica o Steiner, caro a dietrologo, non è il guru della nuova sapienza. Chiediti perché in un testo universitario, mai si parla di chakra, di armonie, di livelli di realtà, coscienza, spirituali, nel senso venuto fuori nelle diverse discussioni.
E non è per colpa di Vega antiquata, brutta e cattiva. Forse non esistono? Forse non c'è prova?
Che poi uno scienziato sia credente, una percentuale di contraddizione ce l'ha. Sposa un metodo per il suo lavoro, sperimenta, dimostra e dall'altra dà per scontata (forse) l'esistenza di esseri ultraterreni o chissà cosa.
Che poi uno sia ateo, agnostico o credente, l'importante è che faccia il suo lavoro correttamente e non venda per scienza, facendo leva sulla sua posizione, quello che scienza non è. Non credo di aver mai detto che uno scienziato debba essere ateo per forza, ma che qualcosa stoni fra l'essere uomo o donna di scienza e credente, sì.
Se ad oggi, concezioni vecchie, mai tramontate o ripescate per moda, non sono entrate a far parte del bagaglio del sapere, scientifico e non, non è colpa di Vega brutta e cattiva.
A me i dubbi stanno anche bene, ma la fuffa no, soprattutto quando è confutabile, superata, ed i fenomeni li puoi spiegare in altro modo mentre qualcuno pretende ancora di rivenderla.
Quel che ti sfugge e che non vuoi accettare, è che si può arrivare alla Fede anche solo con la semplice osservazione della Natura, del Cosmo e delle Leggi che lo regolano....

«Parlare di origine del mondo porta inevitabilmente a pensare alla creazione e, guardando la natura, si scopre che esiste un ordine troppo preciso che non può essere il risultato di un “caso”, di scontri tra “forze” come noi fisici continuiamo a sostenere. Ma credo che sia più evidente in noi che in altri l’esistenza di un ordine prestabilito nelle cose. Noi arriviamo a Dio percorrendo la strada della ragione, altri seguono la strada dell’irrazionale» (Carlo Rubbia, Nobel per la fisica 1984 - citato in C. Fiore, “Scienza e fede”, elledici, Leumann (TO) 1986, p. 23).