Originariamente Scritto da
axeUgene
Cono, la "Modernità" non è una qualità opinabile, nel senso dell'uso colloquiale del termine, ma una circostanza storica ben definita e convenzionale, fondata su elementi oggettivi;
nel triennio delle scuole superiori il programma di storia si articola in medievale, moderna e contemporanea; l'Età moderna si fa convenzionalmente iniziare dalla scoperta del Nuovo mondo e, quando si parla di pensiero, ci si riferisce esattamente all'emancipazione scientifica e alla separazione del pensiero dalle postulazioni religiose;
fai attenzione: questo non vuol dire la negazione della religiosità; nulla vieta al credente di attribuire al suo dio l'operato delle leggi evolutive; ma che l'uomo sia geneticamente il risultato di un'evoluzione dei primati è un mero fatto, scientifico, non un'opinione, appunto opinabile; non la opina più nemmeno la tua chiesa, come ti ha mostrato Esterno;
essere creazionisti tout-court, oggi, è solo un'emulazione schizoide di una condizione umana di ignoranza pre-moderna, che di fatto nessuno - tranne pochi emarginati patologici - vive; schizoide perché chiunque in effetti si affida nella vita quotidiana alla "verità" scientifica; per esempio, quando fa vaccinare i figli contro il vaiolo e la polio, tanto per dirne una; ma gli esempi sarebbero centinaia;
ripeto: l'acquis evolutivo, che spiega l'unicità umana in termini quantitativi, a partire da alcune prerogative fisiologiche non implica necessariamente la negazione di una creazione intelligente che si sia servita di quel meccanismo;
diventa però un problema - come la tua chiesa ha perfettamente compreso - se, per affermare tale creazione, il pensiero entra in conflitto con la stessa razionalità e nega quanto evidente all'osservazione; è un problema per l'integrità mentale del singolo, ma anche per l'efficacia dell'evangelizzazione, che deve pur servirsi di un impianto ideologico praticabile e coerente; non puoi chiedere al credente di emulare lo stato d'animo di un contadino analfabeta dell'epoca di S. Francesco o anteriore, perché la mediazione del pensiero è inevitabile;
per farti un esempio - senza implicazioni riduttive, sia chiaro - la differenza è quella tra un bambino in attesa dei regali di Natale che creda davvero al passaggio di Gesù bambino o di Babbo Natale, e quello stesso bambino divenuto adulto che mette in scena la cosa per i suoi figli;
non è che il rituale sia divenuto di per sé meno importante o significativo, abbia perduto di senso; è solo che per l'adulto il senso è stato rimandato ad una mediazione più sofisticata; ma sarebbe impensabile un adulto che immagini la notte di Natale nello stesso modo di un bambino di 4 anni; mi spiego ?
ecco, la Modernità è la condizione di quell'adulto, che non vuol dire affatto aver rinunciato al natale e ai suoi significati, ma solo alla narrazione elaborata per l'infanzia; tutto qui.