se il tuo benchmark è la libertà, poca;
ma gli autoritarismi sono di tutti i colori;
il punto è per definire "comunista" la Cina attuale non basta che il partito unico si definisca "comunista";
il Comunismo, per essere tale, deve abolire la proprietà privata dei mezzi di produzione e le classi, con relative differenze patrimoniali; questo non avviene in sostanza in Cina, benché ci sia un sostanziale dirigismo di stato;
così come non basta l'autoritarismo a definire il Fascismo, che non ne è sinonimo;
per parlare correttamente di Fascismo devono ricorrere almeno altre due caratteristiche di sistema, oltre all'autoritarismo a partito unico: una mistica di esclusivismo, primato etno-nazionale, declinata in vari modi, a rappresentare il senso della politica come confronto/scontro tra entità-nazione;
per cui il Nazismo, per esempio, sarebbe un fascismo peculiare; e il parallelo disconoscimento delle classi sociali e dei loro conflitti, composti a livello nazionale sotto un modulo che si richiama più o meno al "corporativismo", a negare la rilevanza di una dinamica competitiva nell'ambito della comunità nazionale e la staticità dei rapporti di forza; col risultato di contrastare il postulato marxista, per cui la storia sarebbe un confronto tra classi, laddove il fascista la vuole come confronto tra nazioni, che si vorrebbero rendere o presentare come corpi - fasci, appunto - omogenei, privi di conflitti interni e protesi ad una competizione con le altre nazioni.







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