Originariamente Scritto da
sandor
senti carissima: tu credi che la "giustizia" come idea sia qualcosa di sbagliato? ciò che ti chiedo è: saresti contenta di realizzare "concretamente" l'idea di "giustizia"?
e se ne saresti contenta, anzi meglio, se ne sentissi il dovere, te ne assumeresti la responsabilità? e poi: in che modo "faresti giustizia"? ovviamente dando delle regole e sanzionandone la violazione. ma sulle regole in sé, è corretto dare un giudizio "etico"? cioè un giudizio di valore? come certo sai il giudizio di valore è semplicemente dire che una cosa è buona o cattiva, in sostanza. allora perché le "tue regole" vanno "rispettate" e quelle di uno che può anche essere dio, non vanno rispettate, o comunque "ingiuriate", "vituperate" ecc.? solo perché carlo delle piane ha detto che dio è una mala illusione? ma carlo delle piane aveva, in base alle tue regole, il diritto di "negare dio"? e infine: il giudizio di valore si dovrebbe "fermare" dinanzi quanto meno alla statistica. se le regole di dio sono ancora "in vigore", poiché quasi tutti gli uomini, bene o male, ne sentono l'esigenza e cercano di rispettarle, allora vuol dire che quelle regole sono "connaturate" all'umana natura. le scimmie hanno ovviamente le loro regole. lo stato ha le sue regole. però tutti i tipi di regole, cioè tutti gli ordinamenti, tutti i gruppi sociali organizzati hanno delle regole che, in definitiva, servono a conservare "un ordine", che non è necessariamente sinonimo di "oppressione", anzi non lo è affatto: è condiviso dai più perché è diretto a garantire "la tutela" della stessa sopravvivenza di chi quelle regole adotta. questo credo sia un dato che può essere accettato.
senti un po'. ho capito che dio "come persona" non ti piace perché se no ti leva la verginità. però a parte dio, se gli uomini potessero decidere, come accadeva nell'antica grecia, anche il destino dei defunti, i quali se non erano sepolti a dovere, poi nell'ade stavano male, non sarebbe peggio? pensa se qualcuno lasciasse il cadavere di un "criminale" senza sepoltura perché non aveva scontato la pena prescritta dal diritto "penale". non sarebbe peggio? allora grazie a dio esiste un concetto di "libertà" che attribuisce a una entità superiore, che è per l'appunto dio, il potere di punire "dopo la morte" i peccatori, indipendentemente dal fatto che vengano sepolti o no. questo mi pare un segno di civiltà. anche, ti ripeto, se dio in definitiva non esistesse.
ed è proprio per evitare questo che esiste l'idea di "dio". non sarà corretto a livello "epistemologico" o scientifico, ma è qualcosa che a livello latamente "giuridico" conta assai. e anche i verri e beccaria c'hanno messo del loro. ovviamente so di ripetere il già detto...
si. e di fatto esistono i luoghi chiamati "cimiteri" in cui le tombe di buoni e "cattivi" non vengono "oltraggiate" quanto meno, perché esiste la teologia cattolica, e quindi l'idea di aldilà, di giudizio "divino" e quindi "non umano" ecc. ti pare poco?