Buon pomeriggio xmanx.

Mi domandi
Qual'è dunque il substrato storico realtivo all'argomento del tuo 3d?
Quello di Gesù e il suo tempo ! Nella Palestina di quegli anni la popolazione viveva per lo più in piccoli villaggi di campagna, dove l’agricoltura determinava vari aspetti della sua esistenza quotidiana, abitudini e tradizioni, festività religiose e credenze.

Entrambi sappiamo che i Vangeli, pur narrando la vicenda di Gesù di Nazareth non hanno preoccupazioni storiografiche. Gli autori dei Vangeli non tentarono di essere obiettivi, nel senso che un giornalista moderno vorrebbe. I vangeli sono “documenti” di fede, sorretti dalla convinzione di narrare non fatti di cronaca reale ma di fatti miracolosi che confermano l’intervento diretto di Dio in terra.

Ieri ho letto un articolo del cardinale Gianfranco Ravasi sull’attività taumaturgica di Jesus ed ho voluto ampliare la lettura sul Cristo evangelico che tocca e si lascia toccare nel compiere alcuni “miracoli”, per conseguenza su questo tema ho scritto il post, pensando che possa interessare.

Per la Bibbia i miracoli costituiscono un segno dell’attenzione divina verso l’individuo, però si deve tener conto della mentalità del tempo che induceva ad interpretare molti fenomeni naturali in modo soprannaturale e, come affermi tu con competenza, i testi evangelici “sono il frutto della visione teologica degli autori”.

Xmanx, ma qual è la funzione del miracolo nell’ambito di una religione ? La divinità ha bisogno di mostrare la sua potenza con i miracoli per far credere nella sua esistenza ? In che modo la divinità sceglie i “pazienti” da miracolare ? Perché Dio è selettivo ?