Citazione Originariamente Scritto da xmanx Visualizza Messaggio
@Doxa

Esempio: Giulia è una bambina di 4 anni e vive in una famiglia "normale". Sua madre sta per partorire e, allora, mamma e papà decidono di "allontanare" Giulia e di affidarla temporaneamente alla zia. Giulia, ahimè, vive questa scelta apparentemente normale dei genitori come un "trauma": il "trauma" dell'abbandono. Avendo solo 4 anni, Giulia non comprende le motivazioni dei genitori e subisce un "trauma". Si sente "abbandonata". Questo trauma finisce nel sub-conscio e viene "dimenticato".

Giulia cresce, ora è una donna. Ma quel trauma non l'ha mai abbandonata. Vive sempre l'angoscia dell'abbandono e questa angoscia profonda che lei avverte - senza capirne il motivo a livello razionale - la porta a esercitare la "mania del controllo". La mania del controllo è una reazione all'angoscia dell'abbandono. Tendiamo a "controllare" le persone...a voler sapere tutto quello che fanno, dove sono...perchè abbiamo paura che ci "abbandonino". La paura inconscia di rivivere quel trauma subito a 4 anni porta Giulia a vivere ossessivamente il controllo sulle persone che ha intorno a sè.
Franco, il suo fidanzato, soffre di questa mania di controllo di Giulia...si sente "soffocato". E, dopo qualche tempo, la lascia.
E Giulia dice tra sè: "Era destino che Franco mi lasciasse".

Jung: “Rendi conscio l’inconscio, altrimenti sarà l’inconscio a guidare la tua vita e tu lo chiamerai destino".
Se permetti ritorno al momento iniziale del trauma di Giulia.
Io so benissimo che se faccio una carezzina ad un uccellino l'altro se la prende, allora devo dividere o moltiplicare la carezza per due.
Spareggiare i figli e la cosa peggiore di un genitore.
Questo è il tipico caso di una famiglia che per me normale non è, di genitori che hanno preferito la loro comodità a discapito della figlia, non ci siamo per quanto riguarda il comportamento dei genitori verso i figli, che per nessuna ragione hanno deciso di venire al mondo.
Non è difficile intuire che determinati comportamenti possono nuocere; se poi non è solo un momentaneo abbandono ma un modo di fare dei genitori allora povera Giulia.