in un processo contano i fatti, non le opinioni;
io non mi pongo il problema; il Toscana si dice: mangiassi l'ovo (quando è ancora ) in culo alla gallina; tanto, se c'è Dio lo sapremo dopo morti;si. mi dici quali sono non gli effetti ma la causa della vita umana? io sarei a favore della causa "dio". tu?
il punto non è Dio, ma se io debba sentirmi vincolato nei miei comportamenti ad un senso morale, che può indifferentemente religioso o laico; per questo non disprezzo le religioni;
io dico di sì; primo perché è un mio sentimento; secondo, perché senza vincoli no è possibile desiderare nulla, individuare alcuna meta di desiderio;
il problema sono gli altri, che si abituano a pensare ai "valori" come qualcosa di pragmatico, flessibile, "politico", come la politica deve essere;ti assicuro che la gran parte dei barboni sono se non "a livello" di dottrina, almeno "di fatto" atei. se no non farebbero i barboni.
le chiese luterane tedesche finanziano le ong che pattugliano il mare; credi siano "di sinistra" ? certo che no; la maggior parte di quei fedeli è di centro, o destra liberale; ma sui fondamentali non transigono, perché quel genere di questioni sono state sottratte all'opportunismo politico;
dove mai avrei espresso una sciocchezza del genere ?si. ovviamente l'astrologia è un altro tipo di "fede" o "credenza". non ci vedrei niente di male anche perché è un modo per far riflettere le persone semplici. ti ripeto: se tu parti dal presupposto che le manifestazioni di "fede" vanno condannate "a prescindere" dai loro effetti "concreti" allora partiamo male.
ho solo scritto che se l'astrologia sostenesse che i nati nel segno dei gemelli sono versati per le professioni legali non sarebbe comunque ammissibile che quelli siano attribuiti punteggi superiori agli esami di stato per la professione;
la biologia, la genetica, l'antropologia... tutto quello che si presta ad essere osservato oggettivamente;si. se l'elemento noto è l'uomo, per capire "da dove viene" tu quale "osservazione scientifica" adotteresti?
il rsto sono suggestioni; magari belle, ma suggestioni;
beh, questo è discutibile, visto che l'"utilità" di una norma dipende dai fini che ti proponi, che invece sono arbitrari; ad ogni modo non certo quella cosa "interiore" che sostenevi;sempre però qualcosa di "utile" presentato in modo adeguato alla sensibilità collettiva. insomma se la fede fosse contraria all'ordine pubblico non sarebbe consentita.
se parti dall'essere chiesa e ti declassi a patronato sociale nell'opinione delle persone che aderiscono a questo tuo ragionamento non fai un buon affare in termini di autorevolezza; non ce lo vedo Achille Lauro a fare il papasi. allora se qualcuno va da un prete certo ha i propri interessi "materiali". se poi c'hai il "padre spirituale" col quale parlare dei massimi sistemi allora è altra cosa. ma ovviamente per fare questo bisogna avere "la pancia piena".![]()
politica; roba caduca...si. la metafora spirituale dell'ordinamento materiale. la chiesa si limita a "temperare" lo stato nei periodi di vacche grasse. lo sostituisce in periodi "difficili". e questa mi pare una funzione essenziale.
ripeto: un pragmatismo che si paga in termini di autorevolezza morale; chi ti segue per interesse al patronato sociale, per convenienza o identitarismo, ti abbandonerà non appena conviene; ti pare che quei "tanti proseliti" seguano davvero il Magistero ?le dispute intellettuali, ti ripeto, lasciano il tempo che trovano. quello che conta è l'utilità sociale, e parlo ovviamente da uno che studia diritto. e ti assicuro che la mia valutazione è abbastanza comune. cioè è la mia come di altri, se no ti ripeto, non esisterebbe una chiesa. almeno non con tanti "proseliti".
è passato da un pezzo; da 3 secoli l'Occidente è laico, perché i religiosi hanno sparso troppo sangue litigando, tra cristiani; ora magari hai guai col fan club di Allah... non è solo carità;quando manca lo stato, ti ripeto che c'è la religione. nel tardo medioevo
vedi, il punto è proprio che tu ragioni - come quasi tutti gli italiani - da agnostico. a-religioso; penai ad una chiesa-patronato, assistenza;si. allora forse non è chiaro. conosco tanti fedeli che vengono "governati" dalla chiesa in modo da ridurre il più possibile i conflitti sociali.
cosa che la Chiesa stessa ha per secoli sostenuto, perché tornava utile; ma oggi è un problema, perché educa a mentalità come la tua, che non è ciò su cui i preti vorrebbero poter contare; si sono accorti che, man mano che la società si modernizza, il consenso che vedi tu diventa sempre più malfermo, perché legato a circostanze materiali che non è possibile governare;
nel momento in cui 8 fedeli su 10 esponessero idee come le tue - che è abbastanza la realtà - il prestigio dei preti finirebbe sotto le suole delle scarpe; perché quelli non vogliono essere percepiti come un collocamento o un patronato, e se sono gli stessi fedeli ad attribuire quel ruolo, vuol dire che il Magistero non conta una cippa, che l'autorevolezza dell'istituzione è zero.