Non credo che il Leopardi la intendesse simile alla morte; io credo che lui intendesse l'annullamento mentale nel perdersi dei pensieri, una specie di yoga interiore, che è sempre evasione dal quotidiano che opprime.
La morte appartiene a tutti ma la sua sofferenza no.[/QUOTE]
@ Crep.
Leopardi definisce la quiete, il sonno, in una delle Operette
morali, una particella di morte. E solo così si può sopportare
la vita, per questa particella di morte, che è il sonno o la quiete.