Citazione Originariamente Scritto da crepuscolo Visualizza Messaggio
@Lilia.

Il concetto di "quiete" svincolato da ogni tempesta
torna spesso in Leopardi. Nelle Operette Morali il
poeta ci parla di "quiete altissima", indipendente-
mente dalla tempesta. Nell'Infinito la chiama "profon
dissima quiete" ( sono 200 anni che lo ha scritto).
E' la quiete simile alla morte che sola da' tregua
al grande pessimismo leopardiano.


Non credo che il Leopardi la intendesse simile alla morte; io credo che lui intendesse l'annullamento mentale nel perdersi dei pensieri, una specie di yoga interiore, che è sempre evasione dal quotidiano che opprime.
La morte appartiene a tutti ma la sua sofferenza no.[/QUOTE]

@ Crep.

Leopardi definisce la quiete, il sonno, in una delle Operette
morali, una particella di morte. E solo così si può sopportare
la vita, per questa particella di morte, che è il sonno o la quiete.