Originariamente Scritto da
axeUgene
la storia è una continua transizione; tu pensi che i romani siano diventati cristiani dal giorno alla notte, con l'editto di Costantino ?
pensa a quanto potessero apparire "degradati" i primi cristiani nelle catacombe a quei probiviri ligi alle tradizioni pagane, e questo per quasi due secoli !!!
tu puoi citare illustri pensatori quanto ti pare, ma il punto che vuoi continuare bellamente ad ignorare è che i Bauman esistono da millenni e hanno sempre scritto le stesse cose, confondendo la Fine del Mondo con la mera fine del
loro piccolo mondo di certezze ideologiche;
c'è sempre un
tramonto, dei
veri valori, greci, romano-repubblicani, proprio per colpa della grecizzazione, e poi di quelli pagani per colpa dei cristiani; poi i valori della monarchia assoluta e quelli dell'ordine nazionale, delle gerarchie sociali, ecc...
i tuoi diritti sociali di oggi apparivano
degrado immorale e caos, disordine ai ceti che vi si opponevano; quando perdi il lavoro e con le tasse pubbliche ti viene erogata la cassa integrazione dovresti avere bene in mente che questo assetto non è piovuto da cielo, ma è stato conquistato da persone che rappresentavano per la cultura dominante e consolidata - persino tra gli stessi sfruttati, tenuti nell'ignoranza - qualcosa di alieno e pericoloso;
ma per carità... nemmeno l'epicureismo ha mai partorito la rinuncia all'etica in considerazione della fine;
guarda che le persone non sono tanto ignoranti da non saperlo o non avere esperienza del dubbio; se continui a raccontare queste dicotomie da bambini di 8 anni metti solo in ridicolo le idee che vorresti promuovere;
questa è solo la tua percezione di come vivano gli altri, perché non sei al posto loro, ma nemmeno ti periti della necessaria prudenza che dovrebbe farti astenere dal giudizio; hai messo nel cassetto il tuo Vangelo e ti sei dimenticato di
pagliuzze e travi;
tanto che, chi ragionasse come te, potrebbe facilmente accusarti di essere tu il materialista che si è accucciato su un conveniente standard "privato": una moglie che non lavora, occupata con tanti figli, sottratta alle tentazioni, ti conforta dal terribile timore personale di essere abbandonato e, forse, è a sua volta confortata in questo; niente di male, beninteso; ma questa non è altro che la vostra personale concezione di "egoismo", né migliore, né peggiore moralmente di chi vive diversamente;
non si fanno figli ? forse tra gli italiani di queste generazioni; e allora ? ti pare che il mondo si spopoli ? ogni 30 anni la popolazione raddoppia
l'unica conseguenza è che tra 30 anni sugli spalti del Castellani a sventolare le bandiere biancazzurre ci saranno un po' più di ragazzi con gli occhi a mandorla o la pelle più scura, esattamente come nei circhi dell'antica Roma;
peraltro, tantissimi eminenti pensatori, tra cui uno dei miei maestri, il fiorentino Giovanni Sartori, indicano un elemento di gravissima crisi e degrado - questo sì oggettivo e misurabile - proprio nella sovrappopolazione, che prima o poi, più prima, porrà grandissimi presupposti di conflitto per le risorse;
se tu racconti ai tuoi figli di un mondo degradato ed egoista, l'unico risultato che puoi ottenere è allontanarti dalla loro sensibilità, che è quella dell'epoca e che tu rifiuti di comprendere, ma vuoi giudicare;
ti piaccia o meno, i tuoi figli maschi incontreranno sempre più donne non disposte a rinunciare alla loro realizzazione per l'idea di famiglia che piace a te; ma che sarebbero disposte ad un'idea di famiglia diversa; e così la figlia femmina, che ragionerà con la sua testa, secondo le sue esigenze emotive, e non secondo le tue di farne una piccola Cona;
e questo andare a tentoni - una costante della società. in continua trasformazione - dipende in buona misura anche dall'ottusità privata delle vecchie generazioni, ignoranti, magari dotti, ma emotivamente disabili, incapaci di distinguere tra l'umano e personale disorientamento nel mondo che cambia dal naturale processo di rielaborazione dei valori;
le nuove generazioni vanno fisiologicamente a tentoni, sempre, perché non hanno esperienza; ma spesso è anche l'incapacità delle vecchie di affrontare e ammettere le proprie fragilità e i propri errori ad impedire un serio ruolo educativo, che relativizzi certezze che sono solo corazze emotive a fronte di quegli errori e fragilità;
se la tua paura del desiderio, della libertà e dell'autodeterminazione altrui viene coniugata come "egoismo" e "individualismo", educherai i tuoi figli alla nevrosi, perché quelli saranno schiacciati tra l'affetto che certamente meriti - e te lo dico senza nessuna affettazione o falsità - e il desiderio di compiacerti e la loro realtà ed esigenze emotive, nelle quali saranno privati della tua guida, perché le tue stesse fragilità ti impediscono di prendere atto che quello in cui loro vivono non è un mondo in degrado ma un sistema di valori diverso dal tuo.