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Discussione: Fides e ratio

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  1. #2
    Opinionista
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    La “Fides et ratio” comincia così: “La fede e la ragione sono come le due ali con le quali lo spirito umano s'innalza verso la contemplazione della verità”. La frase è condivisibile.

    Ma dalla terza riga comincia la differenza incolmabile: "E Dio ad aver posto nel cuore dell'uomo il desiderio di conoscere la verità e, in definitiva, di conoscere Lui perché, conoscendolo e amandolo, possa giungere anche alla piena verità su se stesso”.
    Non riesco a credere che sia stato “Dio aver posto nel cuore dell’uomo il desiderio di conoscere la verità e, in definitiva, di conoscere lui…”.

    In Vaticano anche nei documenti pontifici ancora si insiste col “cuore” come sede dei sentimenti (fin dal Medioevo) anziché la mente, il cervello. E conoscere la verità per la Chiesa significa conoscere Dio. Quale Dio, il “giustiziere”, il “vendicatore”, il “geloso” del suo popolo. E se invece lo studio conduce alla convinzione che Dio non esiste, e non c’è bisogno di lui durante la fugace vita terrena ?

    Al punto 2 dell’introduzione c’è scritto “La Chiesa non è estranea, né può esserlo, a questo cammino di ricerca. Da quando, nel Mistero pasquale, ha ricevuto in dono la verità ultima sulla vita dell'uomo, essa s'è fatta pellegrina per le strade del mondo per annunciare che Gesù Cristo è ‘la via, la verità e la vita’ (Gv 14, 6). Tra i diversi servizi che essa deve offrire all'umanità, uno ve n'è che la vede responsabile in modo del tutto peculiare: è la diaconia alla verità”.
    La solita storia. Il Vaticano “parla bene ma razzola male”. “Tra i diversi servizi che essa deve offrire all’umanità” è compresa la “verità”: Gesù, il Cristo, che è “la via, la verità e la vita”.
    La Chiesa cattolica si sente in diritto di offrire i suoi servigi erga omnes. Non riesce a limitarsi ai suoi fedeli. Lo so bene che limitarsi soltanto in chi crede in Gesù e una diminutio inaccettabile.

    Il Vaticano vuol imporre la sua verità, non dialogare sulla verità nel “cortile dei gentili”. In tal caso il dialogo non può continuare.

    Il cattolicesimo è solo una religione fra le altre, non è più la religione dominante con pretese universalistiche. Ogni religione ha la sua verità. Se ne deve fare una ragione.
    Ultima modifica di doxa; 23-01-2020 alle 19:44

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