Sono stato innamorato della fisica nucleare già tempi del liceo: ricordo che portai una tesina sull'equazione di Schrödinger alla maturità , tra la palese costernazione del Commissario interno che non aveva idea di cosa stessi parlando.
Devo però dire che, negli ultimi tempi, mi sta un po' deludendo: non c'è paragone tra il genio assoluto dei "grandi" dei primi trent'anni del secolo scorso ( Einstein, Planck, Schrödinger, Heisenberg, Dirac eccetera eccetera ), tutta gente che, usando quasi solo carta, calamaio ed il proprio cervello, ha rivoluzionato la Fisica e lo stesso nostro modo di concepire l'Universo, rispetto al pauroso rincorrersi delle teorie degli ultimi trent'anni: un accavallarsi di "modelli" matematici ( Teoria delle Stringhe, Modello Standard... ) con l'ambizione di arrivare ad una Teoria del tutto che, invece, di fatto ha creato solo una enorme confusione, non solo in me, povero dilettante ed incompetente, ma, questa almeno è la mia impressione, anche tra gli scienziati addetti ai lavori.
Il punto è che la ricerca in fisica è drammaticamente cambiata rispetto agli anni eroici: non si può più fare ricerca senza investimenti colossali, fondi statali e privati... Con la conseguenza che c'è la continua necessità del risultato a breve scadenza, da riportare sulle riviste scientifiche, magari "forzando" un po' le cifre, altrimenti decadono i finanziamenti e/o non si arriva al Nobel...
Per questo penso che non abbia più alcun senso sperare in una nuova Teoria del tutto, che con una equazione semplice, tipo E=mc2, spieghi ogni fenomeno naturale e ci faccia cogliere l'intima essenza dell'esistente.
Meglio puntare su obiettivi meno ambiziosi, più realistici ed "utilitaristici".