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Opinionista
@axe
Quel fenomeno che stai dicendo tu si sta verificando ADESSO: adesso stanno facendo le verifiche e adesso ci sarà il boom di "nuovi casi" ( in realtà vecchi ) di Coronavirus.
La diagnosi differenziale clinica tra influenza e coronavirus è praticamente impossibile, la sintomatologia è identica, solo c'è una percentuale più elevata di casi gravi. Possibile che in Cina, in condizioni igienico-sanitarie sicuramente peggiori delle nostre, la differenza sia stata più eclatante e che sia per questo che i medici cinesi si siano allarmati.
Ma il punto è un altro: in un mondo iperconnesso come l'attuale, non hanno senso misure di protezione e contenimento come quelle che si prospettano.
Non è che quando c'è stata la mutazione del virus questa sia stata IMMEDIATAMENTE individuata: il "paziente zero" cinese non era affatto zero, ma era mille, centomila o forse più... Già dal primo momento in cui il primo medico cinese ha individuato la nuova infezione, questa si era già diffusa in buona parte della Cina e, molto presto, in tutto il mondo.
Mi spiace di non concordare, una volta tanto, col prof. Burioni, persona che stimo, ma continuare a proporre come misura di contenimento la quarantena per chiunque torni dalla Cina è privo di senso. Sono misure che andavano bene quando le persone ( ed i virus ) si muovevano a dorso di mulo, in tempo di viaggi aerei low cost non servono a nulla.
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