Mi domando a che serve continuare a polemizzare su cosa è stato fatto o su cosa si poteva fare e non è stato fatto, "ormai la vacca è scappata dalla stalla" come diceva un tempo mio padre.
Questo virus non è come gli altri, è subdolo non sempre dà segni evidenti e gravi ma si diffonde rapidamente spesso senza che il portatore manifesti sintomi e ne sia consapevole, però è altamente contagioso, altro che influenza!
Inutile polemizzare all'inizio non si sapeva come si sa oggi.

Siamo in attesa di capire:

1) Fino a che punto siamo disposti a far crollare l'economia italiana;
Io invece porrei un'altra domanda, quanto siamo in grado di affrontare in tutte le regioni un'emergenza sanitaria tale come quella che si sta verificando in Lombardia quando il virus comporti un certo numero di casi da ospedalizzare?
Solo chi "tocca" da vicino il problema con casi nel proprio comune arriva a comprendere la portata e la serietà del problema.
Cosa si può provare ad avere un padre, una madre oppure suoceri, nonni, anziani o anche voi stessi , magari anziani con una brocopolmonite in attesa dell'esito del tampone?
Certo l'economia è importante ma è anche importante fare in modo che altri anziani non si infettino perchè i posti negli ospedali scarseggiano, il personale è quello che è.
Codogno sembrava tanto lontano ma non è così, è più vicino di quello che mi potevo immaginare perchè il virus girava già ovunque nell'interland milanese e nel nord ancora prima che si scoprisse Codogno.
E mi domando come cacchio fa un anziano che non viaggia, non ha chissà che contatti sociali se non con il bar degli anziani a contagiarsi?
Eppure ancora adesso tanti anziani sottovalutano il rischio di contagiarsi, sorridono a chi consiglia loro di starsene a casa, di mantenere le distanze quando si parla, certo se sono fortunati non si contageranno o non si ammaleranno ma non tutti sono fortunati.
Hanno chiuso scuole, cinema, biblioteche, palestre, i bar solo dopo le 18 ma hanno mai pensato che gli anziani nei bar ci vanno per giocare a carte durante il giorno e non di sera?
Stamattina ascoltavo l'ennesimo sfogo di Sgarbi che si lamenta di musei vuoti, città d'arte vuote e di troppo allarmismo, come lui anche tanti altri , ok ci sta no panic, bisogna attenersi ai consigli del ministero della sanità, è un'emergenza sanitaria ma se toccasse a lui essere contagiato e con complicanze polmonari?
Come reagirebbe?
Avrebbe a disposizione una suite di terapia intensiva privata?
Magari no gli basterebbe starsene a casa e si risolverebbe da sola.
No dico è solo una domanda provocatoria ma il motivo purtroppo di tutti questi provvedimenti è che si cerca di contenere il più possibile per questo, mica perchè fa piacere chiudere tutto e isolare tutti.
Dovremmo prendere esempio dai cinesi, dalle nostre parti hanno chiuso tutte le attività, si saranno rinchiusi, isolati da loro, tra loro, si ammala qualcuno? Boh! Non si sa.
Come vivranno nel frattempo?Sarà un grave danno anche per le loro attività, come faranno? Boh! Comunque mi sembrano più intelligenti e disciplinati di noi.