Quando ero bambina
In una stanza mia madre aveva tre bauli di biancheria
I giocattoli erano quelli che erano, i cartoni animati pure
Quello che ti piaceva, te lo perdevi per qualche motivo
Lo rivedevi dopo anni, quando lo avrebbero riproposto
Avevi tanto tempo a disposizione, per organizzarti e gestirti la noia
Io spesso aprivo i bauli e tiravo fuori tutto: lenzuola, asciugamani, asciughini e coperte
Di cotone, lino
Con i ricami fatti a mano
Una volta chiesi a mia madre del perché non mettesse in casa quelle cose
E lei mi spiego’ la sua filosofia di quando un giorno, ecc
Che non mi ha mai convinta del tutto, anzi proprio per niente
Sono stata per molto tempo anche io ad aspettare: tempi migliori, il momento migliore
Adesso studio, poi lo farò
Faccio sacrifici
Poi potrò vivere
È tutta un’enorme cazzata
C’è chi tutto questo pippone delle presunte virtù lo riempie di aspettative
Che poi qualcuno dovrebbe in qualche modo soddisfare
E nel frattempo non vive
E c’e’ chi ha la consapevolezza che forse viversi qualcosa di bello
Ne vale pur sempre la pena
La vita è già dura di per se’
Evitate paturnie e vivete di più.